Von der Leyen: “Rendere possibile il cambiamento nella lotta contro razzismo e odio”

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Il 16 settembre 2020, in occasione del suo discorso sullo Stato dell’Unione, Ursula Von Der Leyen ha affermato: “i progressi nella lotta contro il razzismo e l’odio sono fragili: difficili da conseguire, si possono vanificare in un attimo. È giunto ora il momento di cambiare. Di costruire un’Unione veramente antirazzista, un’Unione che dalla condanna passi all’azione. E la Commissione sta presentando un piano d’azione per rendere possibile questo cambiamento”. Questa dichiarazione è stata rilasciata in un contesto, come quello europeo, dove la discriminazione, fondata sull’origine razziale o etnica è vietata. Tuttavia, tali forme discriminatorie continuano ad esistere nella nostra società. Secondo l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (FRA), il 45 % delle persone di origine nordafricana, il 41 % dei rom e il 39 % delle persone di origine africana subsahariana hanno subito tali discriminazioni. L’11 % degli ebrei si è sentito discriminato per essere tale. 

L’Unione Europea è però dotata di un particolare sistema giuridico, che permette di lottare contro tali cattive pratiche. L’intenzione della Presidenza Von Der Leyen si concretizza così in un piano d’azione europeo contro il razzismo, che andrà attuato per il periodo 2020 – 2025. Tale progetto si avvarrà non solo degli strumenti della legislazione europea, ma anche della collaborazione tra gli Stati membri, nonché il ricorso ai media e alla società civile europei. Tale programma di lotta contro il razzismo si articolerà attraverso il ricorso ai seguenti mezzi:

  • una migliore e più veloce attuazione delle attuali disposizioni, presenti nel diritto dell’UE, riguardanti la xenofobia e il razzismo.
  • Verrà nominata dalla Commissione un’apposita Commissione anti – razzismo e avvierà un dialogo costante e proficuo con i portatori di interesse sul tema. Tale Commissione dovrà collaborare con gli Stati membri, il Parlamento europeo e l’intera società civile.
  • Verranno garantite un’attività di polizia e di protezione eque, a tutte le minoranze.
  • Entro la fine del 2022, gli stessi Stati membri saranno incoraggiati ad adottare piani nazionali contro il razzismo e la xenofobia.
  • Infine, la Commissione applicherà misure più eque e meno discriminatorie a livello di assunzione e selezione presso gli uffici europei.

Per ulteriori informazioni: il comunicato della Commissione

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