Verso un’Unione della difesa?

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Concluso l’iter di adozione del Fondo europeo per la difesa (FES), che potrebbe portare alla creazione di un’Unione della difesa.

La creazione di un Fondo europeo per la difesa era stata proposta per la prima volta già nel 2016, diventando poi una delle priorità della Commissione von der Leyen all’interno del programma “un’Europa più forte nel mondo”. Le istituzioni europee hanno a lungo lavorato per raggiungere un accordo di cooperazione in materia di difesa a livello dell’UE, obiettivo raggiunto nel dicembre 2020 con l’accordo politico fra il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE. Con il via libera definitivo al Fondo, intervenuto il 29 aprile scorso, la Commissione potrà gestire direttamente il programma per i prossimi 7 anni (2021-2027).

Il FES, che avrà un bilancio di 7,9 miliardi di euro, sarà lo strumento faro della Commissione per sostenere la cooperazione nel settore della difesa in Europa. Infatti, il fondo, senza sostituire gli sforzi degli Stati membri, cofinanzierà progetti di ricerca collaborativa e sviluppo di capacità che amplificano gli investimenti nazionali; promuoverà una base industriale (incentivando la partecipazione transfrontaliera delle PMI) della difesa innovativa e competitiva. Il Fondo sosterrà progetti di difesa competitivi e collaborativi durante l’intero ciclo di ricerca e sviluppo, concentrandosi su progetti che hanno il potenziale per cambiare le regole del gioco per le forze armate degli Stati membri. I progetti, inoltre, saranno definiti sulla base delle priorità in materia di capacità di difesa concordate dagli Stati membri nel quadro della politica di sicurezza e di difesa comune e in particolare nel contesto del piano di sviluppo delle capacità. Grazie all’adozione di questo fondo, si rafforzerà la sovranità tecnologica dell’Unione e, quindi, la sua aperta autonomia strategica.

Per saperne di più: il comunicato della Commissione

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