La Commissione europea presenta oggi due comunicazioni destinate a rafforzare la dimensione esterna della politica migratoria europea: questa, lanciata dal Consiglio europeo di Tampere del 1999 e implementata dal Consiglio europeo del 2006, è sempre più una politica globale che guarda all’immigrazione proveniente dai Paesi terzi come una risorsa per l’Ue (affetta da carenza di manodopera ed invecchiamento della popolazione), ma anche come un problema, data la crescente pressione dell’immigrazione clandestina ed i problemi legati al traffico degli esseri umani. Le due comunicazioni rispondono all’esigenza di una migliore collaborazione fra l’Ue e gli Stati terzi di origine e di transito dell’immigrazione, soprattutto quelli ai confini orientali e sudorientali dell’Ue, a cui la Commissione propone di estendere l’approccio globale della politica migratoria europea.
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