
Lunedì 10 marzo per 15 discenti dell’Università della Terza Età di Fossano è iniziato un viaggio alla scoperta dell’Unione Europea: dopo una preparazione dei bagagli fatta di letture, materiale didattico e momenti formativi in sede tenuti da Franco Chittolina e da Denise Arneodo, il gruppo è partito grazie al finanziamento di un progetto ERASMUS+ e con la formazione e l’accompagnamento di APICEUROPA. Da diversi anni, infatti, il programma ERASMUS finanziato dall’Unione Europea non si rivolge più solamente agli studenti universitari, ma anche alla formazione personale e professionale lungo tutto l’arco della vita.
Lunedì 10 marzo – in viaggio, con tappa a Berna
Partito da Fossano alle prime luci dell’alba, il gruppo ha approfittato del viaggio in bus per una breve tappa a Berna, capitale svizzera di cui ha potuto ammirare l’architettura e il contesto naturale circostante, per poi continuare il proprio viaggio verso Strasburgo.

Martedì 11 marzo – Strasburgo e il Parlamento europeo
Inizia il viaggio alla scoperta delle Istituzioni UE: dopo una breve passeggiata alla scoperta della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e del Consiglio d’Europa, il gruppo ha potuto accedere al Parlamento europeo. Dopo un’introduzione sul funzionamento e il ruolo democratico del Parlamento europeo nell’UE è arrivato il momento più emozionante: l’accesso all’emiciclo della plenaria, dove i lavori degli europarlamentari sono in pieno corso. I partecipanti hanno avuto la possibilità di assistere ad una sessione plenaria molto emozionante: in occasione della Giornata internazionale della donna, il Parlamento europeo ha premiato le donne che lottano per la libertà, la pace e la giustizia nei loro Paesi, ascoltando le testimonianze di volontarie ucraine nell’ambito della terribile guerra che sta colpendo il loro Paese.
“L’odierna visita al Parlamento Europeo è stata molto interessante e coinvolgente. Un funzionario ci ha spiegato in modo molto chiaro e semplice la composizione dei vari gruppi a seguito delle elezioni del 2024, le modalità di voto, il perché della scelta della sede a Strasburgo e anche di quella di Bruxelles dopo la caduta del muro di Berlino. È seguita la visita all’aula del parlamento riunita in sede plenaria. Abbiamo ascoltato la testimonianza molto toccante di una donna ucraina che ha raccontato le crudeltà della guerra in corso nel suo paese specialmente a carico di donne e bambini. Sicuramente un’esperienza che mi arricchito su un argomento che conoscevo in modo superficiale.” (Carlo, UNITRE Fossano)
“Emozione a 360° gradi, che mi accompagna nei vari rigorosi controlli di rito che, passo passo, ci conducono all’interno del palazzo, in questi giorni in modo particolare, per via della delicata situazione internazionale, al centro dell’attenzione del mondo. L’interno della struttura da circolare si fa ellittica. Altri gruppi di visitatori, specialmente numerose comitive scolastiche, si affollano intorno al nostro. Anche noi studenti, studenti permanenti, gratificati dall’apprezzamento del funzionario incaricato della lezione introduttiva sulla nostra vivace e interessata partecipazione. Attraverso un’ architettura articolata e scale mobili, giungiamo infine all’emiciclo. Abbiamo ricevuto istruzioni chiare: niente foto, nessun applauso, silenzio. La seduta plenaria è in atto, l’emiciclo è al completo o così pare, ogni eurodeputato è seduto nella sua posizione che è perfino possibile individuare sulla mappa ricevuta all’ingresso: a ogni nome corrisponde un numero e le lezioni precedenti, sia quella di poco fa sia quella più remota della sede Unitre, ci hanno edotti sulla posizione dei vari gruppi parlamentari. Dopo qualche esitazione sull’uso delle cuffiette che ci permetteranno la traduzione istantanea di quanto si sta dicendo in aula, la nostra attenzione è tutta per l’intervento di una giovane volontaria in Ucraina. Tratteniamo il fiato. Le sue parole sono un pugno nello stomaco, dicono di violenza e dell’orrore che le guerre impongono alle persone. Noi siamo qui, in vacanza, entusiasti, e questa ragazza ci riporta alla durezza dell’attualità e alla responsabilità di queste persone riunite, al valore delle nostre democrazie, alla speranza che davvero qualcosa si possa fare per uscire da questa situazione e ritorni la pace.” (Pieranna, UNITRE Fossano)
La giornata è proseguita con una visita della bellissima città di Strasburgo, la quale ci ha regalato anche un bel cielo azzurro.

Mercoledì 12 marzo – il Bois du Cazier a Marcinelle
Il viaggio continua e, spostandoci verso Bruxelles, per un gruppo di italiani rappresenta una tappa d’obbligo il Bois du Cazier, miniera di carbone dove nel 1956 persero la vita 136 italiani. Un luogo di viva memoria per il passato di emigrazione del nostro Paese, ma anche per tenere viva l’attenzione sul tema della sicurezza sul luogo di lavoro. La guida, figlio di migranti siciliani in Belgio, ha permesso ai partecipanti di immergersi a pieno nell’esperienza di migrazione e di lavoro dei migranti italiani, attraverso storie, immagini ed un percorso coinvolgente ed emozionante tra gli edifici della vecchia miniera.
“La visita alla miniera di Bois du Cazier, attraverso le numerose foto, il filmato e l’interessante spiegazione del simpatico Sig. Di Franco mi ha ricordato le grandi difficoltà che gli emigranti da sempre devono affrontare e quanto sia importante operare affinché la sicurezza sul lavoro sia sempre garantita.” (Margherita, UNITRE Fossano)
“L’esperienza di ieri alla visita alla miniera di Marcinelle ci fa capire come grazie ai sacrifici delle generazioni che ci hanno preceduto, pagando anche con la vita, hanno permesso a noi di godere del progresso che stiamo vivendo. L’unità dell’ Europa sarà un tassello che può permettere di mantenere la pace e ragionare su politiche ambientali e di rispetto dei diritti umani.” (Elio, UNITRE Fossano)

Giovedì 13 marzo: Bruxelles e la Commissione europea
Il viaggio procede verso la seconda tappa istituzionale: la Commissione europea. Il gruppo viene accolto da due funzionari della Commissione, grazie ai quali ha avuto l’opportunità di approfondire il ruolo di questa istituzione e i dati e le iniziative europee sul Long Life Learning. Seduti al tavolo utilizzato, un tempo, dalla Commissione Delors, i discenti di UNITRE Fossano hanno potuto dialogare e dibattere con i funzionari, facendo emergere sfide e considerazioni importanti per andare oltre i luoghi comuni che, molto spesso, caratterizzano la narrazione sulle tematiche europee.
A seguire, il gruppo ha esplorato a piedi il quartiere europeo e il centro storico della città di Bruxelles.
“Oggi siamo stati a Bruxelles, città “europea” per eccellenza, sede di Commissione, Parlamento e Consiglio dell’Unione.
Abbiamo incontrato due funzionari che lavorano presso la Commissione europea.
L’incontro con il primo è stato utile ad approfondire il funzionamento dell’Europa e in particolare della Commissione: gli stati membri, le lingue ufficiali, i cittadini dell’Unione, il numero dei dipendenti, i dipartimenti e le agenzie, e poi le politiche adottate dall’Unione che impattano diversi aspetti della vita di tutti noi: libera circolazione, assistenza sanitaria, normative sugli alimenti, ecc.
Il secondo ci ha illustrato, tra il resto, la situazione attuale della formazione dei cittadini europei, un’analisi che ha evidenziato il lungo percorso che deve ancora affrontare l’Europa ed in particolare l’Italia!
E infine la visita della città, multietnica e molto vivace, piena di vita, con scolaresche che popolavano le piazze e le vie della città!” (Danila, UNITRE Fossano)

Venerdì 14 marzo – incontro con Vivace Friburg e visita della Green city
E’ arrivato il momento di conoscere la host organization del progetto ERASMUS+ di UNITRE Fossano: spostandoci in pullman verso il quarto Paese di questo viaggio arriviamo a Friburgo (Germania) per conoscere Vivace Freiburg, una vivace realtà finanziata dal Ministero degli Esteri italiano che si occupa di fare formazione e informazione sulla cultura e la lingua italiana nella città di Friburgo. I partecipanti sono stati accolti dal calore tutto italiano di Caty e da un buon caffè espresso, visitando la sede e le attività dell’Associazione, per poi proseguire con una visita della città di Friburgo, green city riconosciuta per la sostenibilità ambientale e sociale della sua impostazione urbanistica, con particolare attenzione al quartiere di Vauban, le cui abitazioni “passive” sono in grado di produrre più energia di quella necessaria al loro sostentamento, privilegiando allo stesso tempo la vita di comunità e gli spazi comuni.
“Friburgo è un ottimo esempio di sinergia tra pubblico e privato dove l’amministrazione comunale ha avuto la lungimiranza di mettere in atto diverse iniziative ed i cittadini hanno fatto propri i principi che le hanno ispirate. Il risultato è una città che oltre ad essere ambientalmente più sostenibile è vivace e godibile anche nelle zone in cui, in Italia, si deve ricorrere al finanziamento pubblico per la riqualificazione urbana. E’ quindi un modello che si può replicare ovunque, magari con opportuni adeguamenti, e il caso del quartiere di Vauban mi sembra implichi una “filosofia” di vita che potrebbe anche non trovare il gradimento di tutti.” (Giacomo, UNITRE Fossano)

Sabato 15 marzo – ritorno a Fossano, passando da Colmar
Ultima tappa prima di tornare: la splendida cittadina di Colmar, che regala sempre una piacevole sosta tra la visita del museo Unterlinden e una passeggiata nella Piccola Venezia.

Quella dell’ERASMUS+ è un’esperienza formativa senza tempo e “senza età”, capace di stimolare la conoscenza e la curiosità sui temi di attualità e sull’Europa.
“È stato veramente arricchente vedere quanto è operosa la macchina delle istituzioni europee e soprattutto uscire dalle false notizie che ci propinano sulla UE. Mi auguro veramente che si riesca ad uscire dai vari nazionalismi (problema che è uscito da ogni relatore) e si riesca a realizzare il sogno che era dei fondatori: creare uno stato unico che cambi il “vecchio” continente in un continente giovane e accogliente come tutti i giovani e i responsabili che abbiamo incontrato nel nostro viaggio.” (Gabriella, UNITRE Fossano)
“È importante che tutti noi europei ci rendiamo conto della fortuna immensa che abbiamo avuto a vivere 80 anni di pace e di integrazione e collaborazione. Pur con mille differenze.
L’Europa unita è un percorso con una strada molto lunga ancora davanti ma quel che abbiamo raggiunto è prezioso. La nostra visita mi ha fatto anche comprendere che tanti luoghi comuni, ad esempio quel che ci costa l’Europa, sono in realtà frutto di una narrazione non corretta, se paragoniamo il costo della macchina burocratica europea con quella di alcune grandi città italiane, che è superiore.
Mi è piaciuto anche vedere tanti giovani, gruppi di scolaresche, in visita. Loro sì che si spera ragionino sempre più in un’ottica europea e non campanilistica.” (Bruna, UNITRE Fossano)
“Noi crediamo nella Comunità Europea, abbiamo bisogno che si rafforzi la convinzione che uniti si raggiungono risultati che sarebbero impossibili per i singoli Paesi. È dovere di ogni cittadino europeo impegnarsi per rendere la nostra comunità forte, democratica e libera.
Noi abbiamo visto ed ora testimoniamo la nostra appartenenza all’Europa.” (Gianfranco, UNITRE Fossano)
