Una nuova Agenda europea per la ricerca e l’innovazione: nuove prospettive per l’Europa

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Al dibattito informale dei capi di Stato o di governo riunitisi a Sofia il 16 maggio scorso, la Commissione europea ha presentato le sue proposte in tema di ricerca e di innovazione per rendere l’Unione europea sempre più competitiva

Sebbene l’Europa vanti il 20% degli investimenti mondiali in ricerca e innovazione (nonostante ospiti solo il 7% della popolazione mondiale), produca un terzo delle pubblicazioni scientifiche e sia leader mondiale in settori quali l’industria farmaceutica, le sostanze chimiche, l’ingegneria meccanica e la moda, molto resta ancora da fare.

Infatti, le imprese europee investono ancora poco per l’innovazione, rispetto ai loro concorrenti provenienti da USA o Cina, inoltre scarsi sono i fondi di capitale di rischio e ciò incrementa il fenomeno di “emigrazione” di start up innovative verso ecosistemi più favorevoli.

Gli investimenti pubblici nel campo della ricerca sono molto inferiori all’obiettivo del 3% del PIL e, problema non meno grave, circa il 40% della forza lavoro in Europa non dispone delle competenze digitali necessarie per affrontare la concorrenza nei settori delle macrotendenze globali, come intelligenza artificiale ed economia circolare, settori attualmente in forte evoluzione.

In questo contesto contraddittorio, appare essenziale l’impegno per maggiori investimenti in ricerca e innovazione,  al fine di  delineare un futuro dell’Europa che preservi e rafforzi  il modello sociale europeo,   migliori la vita quotidiana di milioni di persone e garantisca all’Unione europea un ruolo leader in materia a livello mondiale. Al fine di cogliere tutte queste sfide in atto, la Commissione europea ha indicato alcune piste essenziali, come ad esempio una regolamentazione favorevole all’innovazione, nonché adeguati finanziamenti a progetti come Orizzonte Europea o Euratom, l’attuazione di iniziative come VentureEU che incentivino l’investimento in capitale di rischio e la semplificazione della normativa in materia di aiuti di Stato, al fine di agevolare i finanziamenti pubblici verso progetti innovativi. Altre proposte favorevoli per potenziare il ruolo di ricerca ed innovazione nel campo europeo sono la creazione di un Consiglio europeo per l’innovazione, con il compito di individuare i potenziali per la creazione di nuovi mercati e la definizione di obiettivi ambiziosi da perseguire attraverso missioni di ricerca che coinvolgano Stati membri, portatori di interessi e cittadini su temi dalle importanti ricadute sociali, come la lotta contro il cancro, i trasporti puliti o la rimozione della plastica dagli oceani.

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