Una donna su dieci nell’UE inattiva per motivi familiari

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Cura dei figli, gravidanza, assistenza ad altri membri della famiglia ma anche solo il matrimonio, sono le motivazioni che tengono oltre il 10% delle donne di 25-54 anni al di fuori del mercato del lavoro nell’UE, quasi la metà   delle donne inattive di questa fascia d’età  .
Il tasso di inattività   calcola la percentuale di persone mai entrate nel mercato del lavoro (quindi nà© occupate nà© disoccupate) rispetto alla popolazione totale. Un tasso che per le persone di età   compresa tra i 25 e i 54 anni è dell’8% tra gli uomini mentre è quasi triplo tra le donne: 23,6%. Di queste, quasi la metà   (10,2%) è inattiva a causa di responsabilità   familiari di vario genere.
àˆ quanto emerge da uno studio pubblicato dall’Ufficio statistico dell’UE, Eurostat, che sottolinea comunque grandi differenze tra gli Stati membri al di là   di quella che è la media europea. Infatti, si passa dai tassi di inattività   femminile per motivi familiari molto bassi del Regno Unito (1,9%), della Svezia (2,1%) e della Danimarca (2,3%), a quelli decisamente elevati di Malta (45,9%), Irlanda (23,1%) e Lussemburgo (21,7%), seguiti da Grecia, Spagna e Italia (tutti al di sopra del 15%). Al di fuori dell’UE, ma tra i Paesi candidati a entrarvi, la Turchia fa segnare un tasso di inattività   femminile per responsabilità   familiari addirittura del 62,6%.
Per quanto concerne invece il tasso di inattività   generale (cioè dovuto non solo a responsabilità   familiari) tra le donne di 25-54 anni, cinque Paesi sono al di sotto del 15%: Slovenia (13%), Svezia (13,7%), Estonia (14,3%), Danimarca e Finlandia (14,6%). Quattro Stati membri dell’UE vanno invece dal quasi 30% in su: Irlanda (29,5%), Grecia (30,9%), Italia (35,7%) e Malta (58,9%). Anche rispetto al tasso di inattività   femminile generale il valore europeo (non UE) più elevato è quello della Turchia, con il 71,5%.

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