Un passo avanti verso la trasparenza fiscale

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Se non una soluzione, almeno un inizio. La Commissione europea ha dato il via libera alle nuove norme in materia di ruling fiscale: dal 1° gennaio 2017 gli Stati membri sono tenuti a scambiare informazioni riguardo alle modalità con cui viene calcolata l’imposta sul reddito societario. L’obiettivo è quello di creare un centro di informazioni a livello comunitario, nei confronti del quale i Paesi devono contribuire e possono attingere.

Nelle intenzioni di Bruxelles, ciò dovrebbe ostacolare le operazioni di elusione fiscale da parte di alcune multinazionali, realizzate attraverso uno spostamento dei profitti nelle filiali nazionali in cui il regime fiscale è meno oneroso. Finora la complessità e la diversificazione dei diversi sistemi tributari, oltre alla mancanza di cooperazione fra gli Stati membri, aveva consentito che questa pratica fosse sfruttata agevolmente dalle grandi società. Lo scambio di informazioni a livello europeo dovrebbe aiutare a risolvere il problema. Il primo scambio dovrebbe aver luogo entro il 1º settembre 2017 e contenere i dettagli di tutti i ruling transfrontalieri emanati dall’inizio del 2012.

Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, sull’argomento si è espresso così: «Abbiamo il dovere di rendere più equa e trasparente l’imposta sulle società e di ricorrere a tutti i mezzi possibili per ostacolare gli abusi fiscali e il trasferimento degli utili. L’entrata in vigore, il 1° gennaio, dello scambio automatico di informazioni sui ruling fiscali transfrontalieri segna un importante passo in avanti. Gli Stati membri e le amministrazioni fiscali nazionali disporranno di tutte le informazioni di cui hanno bisogno per individuare le pratiche fiscali abusive e per adottare i dovuti provvedimenti».

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