Grande pacchetto dell’UE per infrastrutture energetiche

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L’UE ha stanziato 2,3 miliardi di euro per infrastrutture energetiche che riguardano 43 progetti su gas ed elettricità  , si tratta della la cifra più alta mai messa a disposizione in questo campo dall’UE che intende così contribuire al rilancio dell’economia europea.
Tali progetti infatti, nell’intenzione dell’UE, dovrebbero creare posti di lavoro e aiutare le piccole imprese a superare la crisi, in particolare nel settore edilizio e dei servizi. Inoltre, il contributo europeo dovrebbe imprimere uno slancio che consentirà   di rastrellare fino a 22 miliardi di euro in investimenti privati aggiuntivi.
31 progetti riguardano i gasdotti, ad esempio Nabucco, dal Mar Caspio all’Austria attraverso la Turchia, e Galsi, dall’Algeria all’Italia attraverso la Sardegna. Altri dodici progetti puntano ad ammodernare i collegamenti tra le reti per connettere Paesi come Irlanda, Malta, Lituania, Lettonia ed Estonia all’infrastruttura energetica dell’Unione Europea.
Il pacchetto attinge agli ultimi 3,98 miliardi stanziati dall’UE durante la recessione e, secondo il neo-commissario europeo all’Energia Gà ¼nther Oettinger, il denaro stanziato aiuterà   a diversificare le importazioni di gas naturale e a migliorare il flusso di energia verso l’Europa. «Gli obiettivi energetici e climatici che l’Europa si è data richiedono grandi investimenti rischiosi nelle infrastrutture, con tempi lunghi di ammortamento. Il problema risiede perಠnel fatto che, nel clima economico attuale, i progetti rischiano di subire ritardi» ha detto Oettinger, ricordando come attualmente oltre il 50% dell’energia consumata dall’Europa proviene da Paesi extra UE, gran parte arriva dalla Russia le cui dispute con l’Ucraina e altri Paesi di transito hanno provocato diverse interruzioni delle forniture di gas negli ultimi anni.

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