UE-USA: primato mondiale nello scambio di beni e servizi

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L’incontro svoltosi nei giorni scorsi tra i leader europei e il presidente statunitense Barak Obama, oltre a rilanciare su nuove basi le relazioni politiche UE-USA ha confermato l’importanza delle relazioni economico-commerciali transatlantiche che, come segnalano le statistiche Eurostat, sono rilevanti.
Prendendo in considerazione beni e servizi nel loro insieme, infatti, l’UE e gli USA danno vita al commercio bilaterale più grande del mondo, relazioni commerciali che insieme agli investimenti illustrano l’alto grado di interdipendenza di queste due economie.
L’UE ha un surplus strutturale con gli USA nel commercio di beni cresciuto da 32 miliardi di euro nel 2000 a 94 miliardi nel 2006, poi sceso a 63 miliardi nel 2008. Nello stesso periodo le esportazioni dell’UE verso gli USA sono cresciute da 238 miliardi nel 2000 a 249 miliardi nel 2008, mentre le importazioni dagli USA sono scese da 206 a 186 miliardi. In termini relativi, le esportazioni dell’UE verso gli USA sono diminuite dal 28% del totale delle esportazioni comunitarie nel 2000 al 19% del 2008, le importazioni dal 21% del totale al 12%. Gli USA restano comunque la principale destinazione delle esportazioni dell’UE, mentre sul fronte delle importazioni comunitarie di beni sono stati superati dalla Cina. Il commercio UE-USA è dominato dai beni manufatti: nel 2008 quasi la metà   ha riguardato macchinari e veicoli.
Tra gli Stati membri dell’UE, il principale esportatore verso gli USA è la Germania (71 miliardi di euro nel 2008 equivalenti al 29% del totale), seguita da Regno Unito (43 miliardi, 17%), Francia (24 miliardi, 10%) e Italia (23 miliardi, 9%). Regno Unito e Germania sono anche i due maggiori importatori dagli USA (rispettivamente con 37 miliardi, 20%, e 34 miliardi, 18%), seguiti da Paesi Bassi (29 miliardi, 16%) e Francia (21 miliardi, 11%). I più ampi surplus commerciali nei confronti degli USA nel 2008 tra i Paesi dell’UE hanno riguardato Germania (+37 miliardi), Italia (+11 miliardi), Irlanda (+9 miliardi), Regno Unito (+6 miliardi) e Svezia (+5 miliardi), il principale deficit commerciale è stato invece quello dei Paesi Bassi (-12 miliardi).

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