UE pronta ad avvicinamento con la Serbia

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Dopo le elezioni svoltesi in Serbia e in attesa dell’esito dei negoziati politici in corso a Belgrado, l’UE rende noto di voler accelerare verso l’integrazione europea della Serbia e la concessione dello statuto di Paese candidato, sperando nella formazione di un governo europeista.
Oltre ai commenti espressi da alcuni governi europei, quali quelli tedesco, francese e italiano, che auspicano l’apertura di una nuova fase per la Serbia e i Balcani occidentali, in linea con la posizione dell’attuale presidenza di turno slovena dell’UE, dichiarazioni in tal senso sono giunte anche da rappresentanti delle istituzioni europee.
L’Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza comune, Javier Solana, ha auspicato che «possa essere formato rapidamente un nuovo governo fortemente impegnato a fare le riforme e a raggiungere le condizioni necessarie per progredire la marcia di avvicinamento verso l’Europa», garantendo che l’UE darà   «tutto il suo appoggio a un governo di questo tipo». Secondo Solana, dopo la firma dell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione (ASA) la Serbia è ora «ben posizionata per avanzare rapidamente».
Anche il commissario europeo all’Allargamento, Olli Rehn, ritiene che il risultato elettorale serbo possa «permettere la formazione in tempi rapidi di un nuovo governo» che prosegua l’agenda di riforme avviate nel Paese e il relativo percorso verso l’UE. «La Serbia puಠdiventare il motore dei Balcani occidentali» ha osservato il commissario europeo, assicurando che l’UE è pronta ad accelerare la marcia della Serbia verso l’Europa, «compreso il suo statuto di Paese candidato».

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