Tunisia, tra cooperazione e lotta all’immigrazione

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Tempi duri per il Mare Nostrum, per i Paesi che si affacciano sulle sue sponde e per i migranti che tentano, a costo della propria vita, di attraversarlo. Giorno particolarmente significativo il 16 luglio scorso, data in cui la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, accompagnata dalla Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni e da Mark Rutte, primo ministro olandese ha firmato un memorandum d’intesa per un partenariato strategico fra Unione Europea e Tunisia. 

Il trio europeo, nella composizione “Team Europe”, ha presentato con soddisfazione il risultato raggiunto, non senza difficoltà, con il Presidente tunisino Kaïs Saïed, uomo che, in pochi mesi dalla sua ascesa al potere nel 2019 ha messo la parola fine al processo di transizione democratica del suo Paese. Una transizione in corso dal 2011, iniziata con la prima primavera araba nella regione e dove la Tunisia aveva dimostrato tenacia e speranza in un futuro di libertà e stato di diritto. Kais Saied, nel luglio 2021 e nell’indifferenza della comunità internazionale, ha assunto i pieni poteri per far fronte ad una crisi politica, economica e sociale che agita da tempo il Paese. 

Il Memorandum d’intesa, considerato sotto il profilo di un approccio integrato alla cooperazione con la Tunisia, ha un valore di 900 milioni di Euro e si basa su cinque pilastri fondamentali: opportunità per i giovani e apertura di Erasmus agli studenti, sviluppo economico, commercio e investimenti per la connettività, il turismo e l’agricoltura, energia pulita e migranti.

E’ tuttavia sull’ultimo pilastro dei migranti che si situa il cuore e l’inquietudine di questo accordo. La Tunisia è il terzo Paese, dopo Turchia e Libia, con il quale l’Unione Europea è disposta a scendere a patti pur di fermare i flussi migratori verso le coste dell’Europa. Un chiaro orientamento politico che  delega la sorveglianza delle frontiere esterne dell’Unione Europea a Paesi e regimi che, per loro natura e per le sfide che la migrazione comporta, appare non solo pericolosamente inadeguato ma soprattutto rema contro i principi fondamentali dell’Unione e allontana da una visione a lungo termine coerente e condivisa. Al riguardo appare ancora più inquietante la difficoltà per l’Unione a raggiungere un accordo al suo interno sul tema, visto che il Patto per le migrazioni e l’asilo stenta da tre anni a questa parte a raggiungere una ragionevole e solidale intesa. 

Sul versante finanziario immediato del memorandum, l’Unione verserà alla Tunisia, entro la fine di quest’anno, 150 milioni di Euro a sostegno del bilancio tunisino e altri 105 milioni per il controllo delle sue coste, con forniture per la guardia costiera affinché possa intercettare i barconi carichi di migranti e riportarli indietro. Con una precisazione importante da parte del Presidente tunisino: la Tunisia non accetterà il rimpatrio di migranti irregolari non tunisini dall’Europa. Precisazione che porta ad una domanda più vasta e irrisolta: che fine faranno i migranti ai quali verrà rifiutato l’asilo in Europa e come avverranno i respingimenti nei rispettivi Paesi d’origine? Domanda che non nasconde la tragicità del problema e mette in evidenza quanto perversa sia la visione nascosta fra le pieghe del Memorandum. 

Per quanto riguarda invece i 900 milioni di sostegno macrofinanziario, essi saranno vincolati allo sblocco di circa 2 miliardi di dollari da parte del Fondo Monetario Internazionale, fondi che attendono la decisione di riforme interne, economiche e di rispetto dello stato di diritto, riforme alle quali il Presidente Saied non intende dare seguito. Una situazione che dovrebbe tirare, come minimo, un campanello d’allarme per l’Europa.

In questo contesto, non ultima considerazione è quella del rispetto dei diritti umani. Da tempo ONG e media informano dei trattamenti disumani inflitti in Tunisia ai migranti sub-sahariani, deportati e abbandonati nel deserto o ai confini con la Libia e l’Algeria. Scene intollerabili, ma che non sembrano aver scosso il Team Europe.

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