Trasformare il Pilastro Sociale europeo in azioni concrete

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Il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) durante la sessione plenaria del 19 aprile ha invitato tutti gli Stati Membri a rendere concreto il Pilastro Sociale Europeo con politiche di attuazione e specifici fondi (pubblici e privati) destinati

Il Pilastro Sociale europeo è il risultato di una scelta politica che nasce dall’esigenza di rendere concreti alcuni principi per rafforzare la dimensione sociale del mercato del lavoro europeo e dei sistemi di protezione sociale. Almeno tre sono le categorie di principi e diritti che si possono individuare e cioè quelli riferiti alle pari opportunità e all’accesso al mercato del lavoro, alle condizioni di lavoro eque e alla protezione ed inclusione sociali.

Il Pilastro Sociale europeo cerca di porre le basi per permettere di affrontare i nuovi sviluppi nel mondo del lavoro e nella società al fine di realizzare quell’economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, cristallizzata nell’art. 3 del Trattato sull’Unione europea.

Per realizzare concretamente quanto affermato nella Dichiarazione del Pilastro sociale è richiesta la responsabilità e la partecipazione di Stati membri, istituzioni dell’UE, parti sociali e di tutti quei soggetti interessati.

A tal proposito, gli investimenti sociali sono uno degli strumenti importanti per garantire ai cittadini un livello di benessere e di protezione sociale che sia ispirata ai principi di solidarietà, flessibilità e responsabilità. In questo momento storico, però, vi sono alcuni Paesi che hanno un basso tasso di crescita e una difficoltà economica tale da non riuscire a destinare fondi propri agli investimenti sociali, spesso a causa delle limitazioni derivanti dalle regole del Patto di Stabilità e dagli alti livelli di debito.

Per questa ragioni, le soluzioni individuate durante la sessione plenaria hanno riconosciuto un ruolo strategico alle istituzioni europee e in particolare ai fondi europei quali i Fondi Strutturali europei, il Fondo europeo per l’investimento strategico, l’applicazione di regole più flessibili per destinare fondi del bilancio europeo agli investimenti sociali, nonché la declinazione di una tassazione più giusta. Inoltre il CESE, in accordo con la posizione del Parlamento europeo, ha sottolineato l’urgenza e l’importanza di superare, nel prossimo bilancio pluriennale, l’attuale tetto dell’1% del PIL europeo.

Infine, il Comitato economico e sociale europeo ha riconosciuto la necessità di potenziare il ruolo degli investimenti sociali nel bilancio pluriennale, di incentivare gli Stati membri a ricorrere all’uso della regola d’oro per gli investimenti pubblici con l’obiettivo sociale, nonché di rafforzare il ruolo svolto dal settore privato.

 

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