La relazione annuale della Commissione europea sui progressi realizzati dagli Stati nel perseguimento degli obiettivi della Strategia di Lisbona mostra un quadro più positivo rispetto agli ultimi anni, grazie alle riforme attuate, che perಠ– si legge nel documento – dovranno essere realizzate pienamente ed implementate per ottenere un risultato economico duraturo. Essa attira anche l’attenzione sull’interdipendenza tra le economie degli Stati membri e sul fatto che la prosperità di una di esse contribuisce a creare prosperità in tutte le altre, il che comporta che gli Stati membri che procedono più lentamente sulla via delle riforme devono recuperare il ritardo a vantaggio di tutti. La relazione ribadisce anche che, soprattutto in molti nuovi Stati membri, il successo dipenderà anche dall’utilizzazione ottimale dei flussi provenienti dai fondi strutturali dell’Ue. Per quanto riguarda l’Italia, tra i punti di forza individuati dalla Commissione vi sono: i provvedimenti volti a potenziare la competitività delle libere professioni e di altri servizi; gli sforzi per un impiego più esteso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione; le misure per un maggior coordinamento degli interventi intesi a migliorare il clima commerciale.
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