Si è conclusa la settima riunione regionale europea dei 50 Paesi membri dell’OIT (Organisation International du Travail) con la firma di un accordo relativo a una maggiore coerenza nelle politiche dell’occupazione e nelle relative legislazioni.
Allo stesso tempo, i partecipanti hanno esortato i governi nazionali a tener conto dei bisogni dei lavoratori giovani e di età avanzata e a ratificare la dichiarazione OIL sui principi e i diritti fondamentali al lavoro.
Infine si è avviata la collaborazione tra OIL e partner sociali per l’elaborazione di un quadro multilaterale sui lavoratori migranti.
L’OIT ha anche ricevuto i complimenti del presidente Juncker che l’ha definita un esempio di convivenza sociale basata sull’accordo e sulla mutua assistenza fra gli Stati membri.
Nell’ambito della Conferenza è stata realizzata la tavola rotonda «Le conseguenze della globalizzazione sulla dimensione sociale del lavoro». I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di una migliore condizione del lavoro anche nel quadro di una sempre più ampia flessibilità . Vladimir Spidla, Commissario europeo, ha sottolineato che lavoro e dimensione sociale devono essere inclusi negli Obiettivi del Millennio e che occorre intensificare i rapporti tra OIT e Ue per creare le condizioni di una crescita forte che promuova il lavoro e i diritti sociali fondamentali per tutti. Bisogna costruire un ordine mondiale più equilibrato e più giusto, questo è il messaggio che la conferenza vuole trasmettere.
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