Rifugiati: appello CESE alla responsabilità collettiva

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In una Risoluzione adotttata nella plenaria del 16 settembre 2015 il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) definisce «inaccettabile»  l’attuale situazione dei richiedenti asilo. 
«C’è bisogno – sostiene il CESE – di una solida strategia a livello comunitario» che garantisca un accesso sicuro al territorio europeo. «Oggi l’Unione Europea ha il compito di agire come tale» si legge ancora nella Risoluzione CESE, in cui si richiede una legge sull’asilo unificata a partire dalla revisione del regolamento di Dublino.
«È tempo che i governi e i responsabili politici facciano propri i comportamenti messi in atto da cittadini, associazioni e autorità locali, che si stanno mobilitando in mniera più rapida e veloce rispetto a quanto fatto dai governi e dall’Unione». Nella Risoluzione il CESE esprime preoccupazione per l’indebolimento degli  accordi di Schengen e della libera circolazione, definiti «conquiste fondamentali, di cui possono beneficiare i cittadini». Auspica, inoltre, collaborazione con i Paesi di origine e di transito e accoglie con favore l’approccio proposto Commissione, basato sulla priorità dei diritti umani, criticando aspramente il Consiglio che non è stato in grado di prendere una decisione sulle azioni necessarie in questa crisi umanitaria.
Il CESE richiede, infine un vertice europeo straordinario entro ottobre.

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