La Commissione europea ha deciso che l’Italia avrà ancora un mese di tempo per conformarsi alla normativa europea in materia di smaltimento dei rifiuti, dopodichè se ciಠnon avverrà sarà deferita alla Corte di giustizia europea.
«La situazione in Campania è intollerabile. Comprendo perfettamente la frustrazione degli abitanti che temono per la loro salute» ha dichiarato il commissario europeo per l’Ambiente Stavros Dimas, secondo il quale le autorità italiane devono adottare urgentemente provvedimenti «non solo per risolvere l’emergenza in corso, come stanno già facendo», ma anche per creare le condizioni necessarie per una gestione dei rifiuti che dia una «soluzione duratura» a problemi ormai esistenti da oltre un decennio.
Dopo due lettere di richiamo, la prima del giugno e la seconda dell’ottobre 2007, la Commissione dichiara ora di essere costretta a proseguire il procedimento di infrazione «inviando all’Italia l’ultimo richiamo scritto» perchà©, pur apprezzando gli sforzi delle autorità italiane per risolvere la crisi, «persistono gravi problemi» che potrebbero causare danni alla salute della popolazione e all’ambiente.
Tenuto conto dell’urgenza e della gravità della situazione, invece dei due mesi abituali la Commissione concede all’Italia solo un mese di tempo per rispondere in modo adeguato al richiamo, dopodichè se non si sarà conformata al parere motivato espresso dall’esecutivo europeo scatterà il deferimento alla Corte di giustizia europea, la quale potrebbe decidere di infliggere sanzioni pecuniarie se verificasse la violazione della normativa europea.