Relazione annuale sulla politica europea di concorrenza

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Sottolineando come «migliorare il funzionamento dei mercati a vantaggio dei consumatori e delle imprese europei rimane uno degli obiettivi centrali del progetto europeo», la Commissione europea ha approvato la Relazione annuale sulla politica di concorrenza relativa all’anno 2007.
Buoni, secondo l’esecutivo europeo, i risultati ottenuti nella lotta contro i cartelli, questione che sta diventando sempre più globale e impegnativa. La politica di trattamento favorevole attuata dalla Commissione si è rivelata efficace per incoraggiare le imprese a denunciare i cartelli, migliorando la competitività   e tutelando consumatori e imprese dai comportamenti anticoncorrenziali. La Commissione ha continuato ad attivarsi per diffondere la cultura della concorrenza oltre le frontiere dell’UE e, a tal fine, intende assumere un ruolo guida in sedi come la rete internazionale della concorrenza, gli accordi bilaterali con altre autorità   di concorrenza e gli accordi di libero scambio con i principali partner commerciali dell’UE. Nel 2007, ad esempio, i servizi della Commissione che si occupano di concorrenza e l’amministrazione cinese hanno avuto contatti molto intensi sull’adozione della nuova legge cinese antimonopoli.
I servizi finanziari, le telecomunicazioni, il gas e l’elettricità   rimangono al centro di tutti gli aspetti della politica di concorrenza: garantire il buon funzionamento di questi mercati e degli altri settori di rete è di grande importanza non solo per tutelare il potere d’acquisto e la libera scelta dei consumatori, ma anche per la competitività   generale dell’UE. La Commissione ha imposto, ad esempio, sanzioni antitrust nei confronti di pratiche anticoncorrenziali nel settore dei servizi e delle carte di pagamento a vantaggio di singoli consumatori e commercianti e ha contribuito al processo in corso volto a creare un’area unica dei pagamenti in euro entro la fine del 2010. Si è poi avvalsa dei divieti relativi alle pratiche commerciali restrittive e agli sfruttamenti abusivi di posizioni dominanti sul mercato contemplati dal Trattato CE per migliorare il funzionamento dei mercati del gas e dell’elettricità  . Per quanto concerne gli aiuti di Stato, dai dati relativi al 2007 risulta che gli Stati membri si sono impegnati per perseguire l’obiettivo, fissato dal Consiglio europeo, della riduzione e dell’utilizzo più mirato degli aiuti di Stato, in cui rientrano obiettivi di interesse comune come lo sviluppo regionale, la ricerca e lo sviluppo, le PMI e la tutela dell’ambiente.

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