Rafforzare i controlli ai confini meridionali dell’UE

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Il Consiglio dei ministri degli Interni europei, riunito a Bruxelles, ha sottolineato la necessità   di applicare le misure già   stabilite per rafforzare i confini marittimi meridionali dell’UE, al fine di contrastare l’immigrazione illegale e rispondere alle tragedie dell’immigrazione.
àˆ inoltre stato richiesto agli Stati membri dell’UE, «in spirito di solidarietà   e di divisione delle responsabilità  », di rafforzare e applicare su basi bilaterali gli accordi con i Paesi terzi di transito e provenienza dei flussi illegali di migrazione, soprattutto in riferimento alla collocazione geografica di ciascun Paese europeo.
Il Consiglio dell’UE ha poi dato mandato alla Commissione europea di portare rapidamente a conclusione gli impegni previsti dall’accordo siglato con la Libia. Al termine della riunione, il ministro italiano Giuliano Amato ha affermato che il sistema di controlli dei flussi dalla Libia, che sono indirizzati principalmente verso Malta e Lampedusa, attualmente «è meno efficiente di quello che dovrebbe perchà© non abbiamo ancora implementato tutte le relazioni e gli accordi presi con quel Paese». Quindi, ha aggiunto Amato, «oggi abbiamo dato mandato alla Commissione perchà© porti a compimento l’accordo firmato dopo la vicenda delle infermiere bulgare, che alla clausola 5 prevede la fornitura e la messa in opera di un sistema elettronico di controllo lungo la frontiera sud del Paese». Il ministro degli Interni italiano ha ricordato che questo passo è necessario, perchà© «la Libia pone come condizione per un maggior controllo e coordinamento della frontiera nord, quella che riguarda noi, la realizzazione del sistema di controllo in quella sud».

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