
L’8 marzo, in occasione della festa della donna, la Commissione europea ha presentato la sua tabella di marcia per i diritti delle donne e la relazione 2025 sulla parità di genere.
L’agenda stilata dall’UE per il rafforzamento dei diritti femminili mostra una visione a lungo termine.
All’interno dell’Unione Europea vi sono alcune delle società più paritarie al mondo per quanto riguarda il genere e, proprio per questo, spesso l’UE viene presa ad esempio dalle altre Nazioni. Dal 2020 al 2025 ci sono stati notevoli miglioramenti in campo normativo, in particolare relativamente alla trasparenza retributiva, all’equilibrio tra vita professionale e vita privata, all’ equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle imprese e alla lotta alla violenza contro le donne.
In questa tabella di marcia vengono esposte le varie misure che la Commissione punterà a mettere in atto per raggiungere una definitiva parità di opportunità e condizioni per le donne e le ragazze di tutta l’Europa e del mondo.
Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, ha dichiarato che non esiste giustificazione alcuna per una diversa retribuzione tra uomo e donna, o per il fatto che vi siano norme meno elevate in materia di salute, o ancora, per l’essere vittima di violenza. Ha inoltre sottolineato che, le società in cui vi è maggiore parità, si sono dimostrate anche le migliori e le più efficienti.
Nonostante gli sforzi dell’UE, spesso i progressi verso la parità di genere rimangono lenti e diseguali tra i vari settori e tra gli Stati membri, come sottolineato nella relazione 2025.
Gli stereotipi, le violenze e le discriminazioni di genere continuano ad esistere. Una donna su tre nell’UE ha subito almeno una volta una violenza fisica e/o sessuale. I divari occupazionali e retributivi nell’UE si stanno sì riducendo ma ancora troppo lentamente.
Ecco quali sono gli obiettivi che l’Unione ha dichiarato di essersi posta: libertà dalla violenza di genere, norme più elevate in termini di salute, parità di emancipazione e retribuzione economica, equilibrio tra vita professionale e vita privata, parità delle responsabilità in materia di assistenza, pari opportunità occupazionali e condizioni di lavoro adeguate, istruzione inclusiva e adeguata, partecipazione politica e rappresentanza paritaria e, infine, meccanismi istituzionali che rispettino i diritti delle donne.
La Commissione ha invitato tutte le istituzioni europee e gli Stati membri a collaborare proponendo anch’essi delle misure e prendendosi l’impegno di perseguire, tutti quanti insieme, questi obiettivi.
Per approfondire: La Commissione rende nota la sua tabella di marcia per rafforzare i diritti delle donne