Secondo un nuovo sondaggio Eurobarometro, le priorità indicate dalle donne europee al prossimo Parlamento europeo riguardano la parità di accesso all’occupazione, la fine delle differenze retributive e la lotta contro la violenza domestica.
Dalle interviste effettuate a 35.000 donne e 5000 uomini in vista dell’appuntamento elettorale del 7 giugno prossimo, emerge poi che il 46% delle donne ritiene che i propri interessi non siano ben rappresentati a livello comunitario, contro un 39% che percepisce il contrario. Le donne tendono a percepire una minore attenzione nei loro confronti da parte della politica rispetto agli uomini, e per questo, secondo l’83% delle intervistate (e il 76% degli intervistati) una maggiore presenza femminile in politica porterebbe nuove idee e prospettive, anche perchà© il 77% delle donne e il 71% degli uomini intervistati ritengono che la politica sia ancora dominata dagli uomini. Tuttavia, solo il 10% considera le «quote rosa» un buon metodo per raggiungere il risultato della pari rappresentanza politica.
Altra priorità è considerata la promozione dell’equilibrio tra vita familiare e professionale, soprattutto con un migliore accesso alle strutture di assistenza per l’infanzia e il conteggio dei periodi di cura dei figli per determinare l’età pensionabile. Le donne considerano poi settori d’azione importanti per l’UE la protezione dei consumatori e la salute pubblica, mentre per gli uomini lo sono la lotta la terrorismo e al cambiamento climatico.
Mentre la maggior parte delle donne intervistate non si sente discriminata per una questione di genere, e il 32% invece si, colpisce un dato riguardante le italiane interpellate per il sondaggio: solo per il 19% l’eguaglianza tra sessi è un fattore importante, si tratta della percentuale più bassa registrata tra gli Stati membri assieme a quella rilevata in Lituania.