Pubblicato il Rapporto sull’allargamento

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La Commissione europea ha adottato il suo Rapporto annuale sulla politica di allargamento dell’UE, che riporta i progressi negoziali e di riforma rilevati nei Paesi candidati e potenziali candidati.
Il Rapporto sottolinea come siano stati fatti buoni ma saltuari progressi nei Balcani occidentali, regione che continua a essere caratterizzata da enormi cambiamenti, mentre con la Turchia il processo è in corso ma è necessario rivitalizzare le riforme previste. Nei Balcani, ha dichiarato il commissario europeo all’Allargamento Olli Rehn, i principali sviluppi riguardano lo status del Kosovo, i progressi democratici della Serbia e la strutturazione statale della Bosnia Erzegovina: «Ci attendiamo che nel 2008 le condizioni siano soddisfatte e che quindi si possano completare gli Accordi di Stabilizzazione e Associazione (ASA) con tutti i Paesi della regione balcanica». Per quanto concerne la Turchia, invece, secondo Rehn la democrazia ha prevalso sulla crisi politica e la nuova situazione dovrebbe essere utilizzata per rilanciare le riforme e migliorare le libertà   fondamentali, soprattutto quelle di espressione e religiosa.
I negoziati di accesso più avanzati riguardano la Croazia, Paese con cui nei prossimi mesi si giungerà   a una fase decisiva e per il quale la prospettiva europea è «concreta e tangibile», a dimostrazione che la «spinta dell’UE contribuisce alla stabilità   e incoraggia importanti riforme politiche ed economiche» osserva la Commissione. Così come l’esecutivo europeo sottolinea l’importanza di ascoltare i cittadini europei e di rispondere loro in modo chiaro e concreto per comunicare l’allargamento.

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