Protezione dati: le istituzioni UE migliorano le loro performances

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Le istituzioni europee hanno raggiunto buoni risultati nel campo della protezione dei dati. È quanto si legge in un Rapporto del CEPD (Controllore Europeo per la Protezione dei Dati) Peter Hustinx che ha espresso soddisfazione per i progressi compiuti.

“Dieci anni di supervisione attiva – ha detto Hustinx – hanno sensibilmente elevato il livello di conformità con gli obblighi in tema di protezione dei dati all’interno delle istituzioni UE”.

Il Rapporto contiene dati relativi a 62 istituzioni europee e affronta temi quali: la formazione del personale, il trasferimento di dati verso Paesi terzi, il coinvolgimento dei referenti per la protezione dei dati nell’elaborazione di nuove operazioni di trattamento.

In generale le istituzioni dell’UE hanno fatto registrare progressi importanti rispetto all’ultima indagine che risale al 2011; le istituzioni maggiormente “performanti” sono risultate la Fondazione Europea per la Formazione (ETF) e il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), anche se, come ha osservato Giovanni Buttarelli, Assistente CEPD, “alcune istituzioni hanno accumulato ritardo nell’implementazione delle regole” e sarà quindi necessario “seguirle da vicino e proporre loro assistenza e formazione”.

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