Si riparte dalla proposta elaborata dalla Presidenza lussemburghese nel giugno scorso che raccoglie l’approvazione di molti Stati Membri ma che, secondo la Presidenza britannica, va migliorata in tre aspetti: struttura delle spese, modernizzazione del bilancio, sistema delle risorse proprie. Il raggiungimento di un accordo entro dicembre appare assai difficile, i venticinque sono ancora divisi e distanti su molte questioni: sconto inglese e della riforma della Politica Agricola Comune, fondo di adeguamento alla globalizzazione proposto dalla Commissione (favorevoli Regno Unito, Portogallo, Polonia, Lussemburgo, Spagna e Francia; critiche Italia, Slovenia e Lettonia; decisamente contrarie Germania, Svezia e Repubblica Ceca), investimenti nella Politica Estera e di Sicurezza Comune. La prossima tappa del negoziato sarà la riunione del Consiglio Affari Generali del 21 novembre.
Approfondisci