Adottato il 16 dicembre scorso dall’esecutivo presieduto da Jean – Claude Juncker, il programma individua dieci ambiti politici prioritari e ventitré iniziative che saranno adottate nei prossimi dodici mesi.
Crescita, occupazione, competitività e trasparenza sono le parole – chiave del programma di un’UE che vuole essere «più grande e più ambiziosa sulle grandi cose e più piccola e più modesta sulle piccole cose» come ha affermato il presidente Jean – Claude Juncker presentando il programma di lavoro.
Tra le iniziative figurano pacchetti specifici in fatto di investimenti (vd. Pacchetto Juncker), mercato unico digitale (con l’obiettivo di «instaurare condizioni propizie all’economia digitale» tramite un quadro normativo che rafforzi e integri la digitalizzazione dei diversi ambiti) ed energia (puntando in particolare su sicurezza energetica, integrazione dei mercati nazionali e decarbonizzazione).
É previsto anche un piano di azione per la lotta alla frode e all’evasione che si concretizzerà in un sistema in cui «il Paese in cui sono generati gli utili sia anche il Paese di imposizione» con più efficaci sistemi di scambio di informazioni e di stabilizzazione delle basi imponibili dell’imposta sulle società.
Fa parte del programma di lavoro ance un’«Agenda europea in materia di migrazioni» le cui misure dovrebbero fare dell’UE «una meta in grado di attrarre i talenti e le competenze». Solidarietà con i Paesi terzi, cooperazione tra Stati membri e lotta al traffico di esseri umani dovrebbero essere i capisaldi della nuova Agenda.
Infine, sul versante dell’Unione Monetaria, la Commissione annuncia nel programma 2015 di voler «perseverare negli sforzi per promuovere la stabilità economica e attrarre gli investitori verso l’Europa».
Saranno, invece ritirate o modificate «per motivi tecnici o politici» oltre 80 proposte al momento pendenti.
Programma di lavoro – Critiche della Social Platforn – Critiche di Solidar
