La Commissione Europea ha adottato le priorità del progetto di bilancio 2011 dell’UE, che riguardano prevalentemente la promozione della ripresa economica e un maggiore investimento nei giovani e nelle infrastrutture necessarie per il futuro.
Su un totale di 142,6 miliardi di euro, circa 64,4 miliardi sono infatti destinati ad azioni mirate alla ripresa economica (+3,4% rispetto al 2010). Inoltre, le risorse stanziate a favore delle iniziative faro della strategia Europa 2020 (per la crescita e l’occupazione) rappresentano circa 57,9 miliardi di euro (circa il 40% del bilancio).
I Fondi strutturali e il Fondo di coesione sono attualmente nella fase di attuazione attiva, gli stanziamenti d’impegno a favore di nuovi progetti aumentano del 3,2%, ma gli stanziamenti di pagamento per i progetti in corso aumentano del 16,9% e ammontano a oltre 42,5 miliardi di euro. Un aumento che, secondo la Commissione, dovrebbe contribuire in termini reali a stimolare adeguatamente le economie nazionali, promuovendo al tempo stesso l’adeguamento strutturale al modello di crescita sostenibile delineato dall’UE nella strategia per la crescita e l’occupazione che ha recentemente adottato.
I finanziamenti per la protezione dell’ambiente attraverso il programma Life+ registrano un aumento dell’8,7%, totalizzando così 333 milioni di euro.
Il progetto di bilancio 2011 aumenta poi gli investimenti per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione, le infrastrutture e il capitale umano. Il settimo Programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico verrà rafforzato del 13,8%, raggiungendo 8,6 miliardi di euro: l’UE non aveva mai investito tanto su questo programma. Tuttavia, la ricerca e la sviluppo non bastano di per sà© a spingere la ripresa economica: le reti transeuropee dei trasporti e dell’energia aumenteranno del 16,8% (1,3 miliardi di euro) mentre le risorse destinate al Programma per la competitività e l’innovazione aumenteranno del 4,4% rispetto al 2010 (549 milioni di euro).
àˆ previsto un rafforzamento del 2,6% (1,1 miliardi di euro) del programma per l’apprendimento permanente, il che permetterà di mettere a disposizione degli studenti oltre 200.000 borse di studio Erasmus. Altri 120.000 partecipanti riceveranno un sostegno finanziario attraverso il programma Gioventù in azione, che stanzia 127 milioni di EUR (+1,6%) per favorire l’assunzione dei giovani attraverso attività di apprendimento non formale.
Si tratta del primo bilancio nel quadro del Trattato di Lisbona e ciಠpresenta alcune differenze rispetto ai precedenti: in primo luogo l’intera procedura è più rapida, dal momento che vi è una sola lettura del Parlamento Europeo anzichà© due come in passato; in secondo luogo, il Consiglio e il Parlamento hanno per la prima volta pari poteri nell’adozione del bilancio, cosa che richiede la massima cooperazione tra le tre istituzioni dell’UE implicate nella procedura.