Circa sei mesi dopo la pubblicazione, da parte della Commissione Europea, di un codice di buone pratiche per le donne nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), 28 imprese europee si sono impegnate a rafforzare la presenza di donne in organico.
Un numero in aumento, dato che quando l’iniziativa fu lanciata nel marzo 2009 solo 5 imprese sottoscrissero l’impegno a incoraggiare le giovani donne a perseguire studi e carriera nei settori industriali delle telecomunicazioni, della tecnologia e di internet. Da allora il codice è stato sottoscritto da imprese grandi, medie e piccole, uffici di consulenza, istituzioni accademiche, ONG e organismi di regolamentazione delle telecomunicazioni. Il codice europeo di buone pratiche per le donne nel settore delle TIC mira non solo a rendere appetibile il settore high-tech alle studentesse delle scuole superiori o universitarie, ma anche a promuovere e mantenere i posti di lavoro attualmente occupati dalle donne in questo settore.
Benchà© le donne ottengano il 45% dei diplomi di dottorato rilasciati in Europa, solo un quarto di essi riguarda i settori dell’ingegneria, della produzione industriale e delle costruzioni. Inoltre solo il 7% dei consiglieri di amministrazione delle 116 più grandi imprese di telecomunicazione in Europa è rappresentato da donne. Numeri ricordati dalla commissaria europea per la Società dell’informazione e i Media, Viviane Reding, la quale ha chiesto un ulteriore impegno per raddoppiare questo dato entro il 2015 e garantire una piena valorizzazione del potenziale femminile in questo settore: «Invito pertanto l’intero settore delle TIC a sottoscrivere e applicare sollecitamente il codice di buone pratiche».
Intanto è stato inaugurato anche un nuovo strumento informatico con l’obiettivo di centralizzare tutte le informazioni relative alle donne nel settore delle TIC nell’UE. Il repertorio online coprirà tre diversi settori: tecnologia, creazione di comunità e imprese; riunisce in un unico spazio tutte le attività , le proposte di lavoro, la legislazione e le statistiche relative alle donne nelle TIC, fornisce una visione d’insieme su quanto avviene in questo settore in Europa e favorisce la collaborazione e la costituzione di reti tra i differenti soggetti del settore: 1000 di essi sono stati invitati a comparire nel repertorio.