Secondo uno studio della Commissione Europea basato sulle rilevazioni della rete Eurydice, gli stereotipi continuano ad essere la principale sfida per la parità tra i sessi nel campo dell’istruzione e nei vari sistemi educativi europei.
Lo studio riguarda 29 Paesi (tutti gli Stati membri dell’UE, tranne la Bulgaria, più l’Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia) e mostra come quasi tutti i sistemi educativi dispongano di politiche in materia di parità tra i sessi o intendono dotarsene per superare i tradizionali ruoli e stereotipi legati al sesso. In generale le ragazze raggiungono livelli di istruzione più elevati e ottengono un punteggio maggiore negli esami di diploma rispetto ai ragazzi, mentre questi ultimi hanno maggiori probabilità di lasciare prematuramente la scuola o di ripetere l’anno. Da indagini internazionali emerge che i ragazzi tendenzialmente non si profilano bene per quanto concerne la capacità di lettura, mentre le ragazze hanno di solito maggiori problemi con la matematica: queste constatazioni riguardano circa un terzo dei sistemi educativi in Europa. «Il background socioeconomico rimane comunque il fattore più importante» sottolinea lo studio.
Per quanto riguarda l’orientamento professionale, molti giovani e molte giovani delle scuole professionali e di quelle dell’istruzione secondaria generale continuano a scegliere carriere che rispecchiano i tradizionali ruoli di genere. Secondo lo studio «occorre un miglior orientamento professionale per affrontare la questione e si devono sensibilizzare i consulenti che indirizzano i giovani nella scelta delle carriere per far sì che essi abbiano una maggiore consapevolezza delle problematiche di genere e siano quindi in grado di mettere in questione gli stereotipi».
Un orientamento che tiene conto delle componenti di genere è disponibile attualmente solo nella metà dei Paesi europei, mentre a fronte di interessanti iniziative e progetti individuali «mancano strategie nazionali volte a superare gli stereotipi di genere per quanto concerne la scelta delle carriere».