Il Parlamento europeo, dopo il voto in commissione, ha adottato il 18 gennaio il rapporto Duff/Voggenhuber sul periodo di riflessione che ha avuto inizio con l’interruzione del processo di ratifica della Costituzione a seguito dei referendum in Francia e Olanda. Gli eurodeputati hanno concordato sulla necessità di un dialogo sul futuro dell’Europa fra le istituzioni, ma che coinvolga i governi e i parlamenti nazionali come la società civile. Se per alcuni (come Elmar Brok, PPE-DE, tedesco) i Trattati esistenti devono essere interpretati nel senso più estensivo possibile avvicinandosi al contenuto della Costituzione, mentre per altri (Maria Berger, PSE, austriaca) sarebbe impensabile un’applicazione della sola parte I della Costituzione, tutti si trovano d’accordo sul fatto che qualunque sia il risultato del «periodo di riflessione» europeo, questo non deve compromettere i progressi contenuti nel Trattato elaborato dalla Convenzione europea.
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