Parlamento europeo: il resoconto della plenaria di settembre

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Molti i temi toccati nella sessione plenaria del Parlamento europeo appena conclusasi

Nel corso dell’ultima sessione plenaria che si è svolta a Strasburgo dal 16 al 19 settembre 2019, il Parlamento europeo si è occupato di numerosi argomenti, da Brexit al sostegno a Christine Lagarde quale presidente della Banca Centrale Europea, dalle candidature per il Premio Sakharov 2019 a maggiori finanziamenti per i programmi di ricerca ed educazione.

I deputati e le deputate hanno espresso il proprio sostegno per un’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea (“Brexit”) basata sull’accordo di recesso esistente. In ogni caso, è stata annunciata un’apertura per una possibile estensione del periodo di negoziato sull’Articolo 50 del Trattato sull’Unione Europea (TUE), se richiesto dal governo di Londra.

Christine Lagarde ha ricevuto l’approvazione del Parlamento europeo per succedere a Mario Draghi alla guida della Banca Centrale Europea. Se all’economista francese verrà conferita la nomina finale dal Consiglio, a partire dal 1° novembre 2019 diventerà la prima donna a ricoprire tale incarico.

Sono state, inoltre, rese note le candidature avanzate dai gruppi politici al Parlamento europeo per il Premio Sakharov per la libertà di pensiero 2019, un riconoscimento che viene attribuito annualmente a individui o organizzazioni che si sono contraddistinti nella lotta in favore dei diritti umani e della libertà di espressione. Tra le personalità proposte, vi sono Alexei Navalny, Marielle Franco, Claudelice Silva dos Santos, Chief Rahoni, Ilham Tohti, Jean Wyllys e The Restorers.

In vista del summit delle Nazioni Unite sull’Azione Climatica, il Parlamento europeo ha esortato l’Unione Europea a prendere misure per contrastare il riscaldamento globale e ha discusso in merito agli incendi divampati nella Foresta amazzonica.          

Gli europarlamentari e le europarlamentari hanno, poi, votato a favore di garantire fondi aggiuntivi ai programmi di ricerca ed educazione dell’Unione Europea. Horizon 2020, il programma di finanziamento della ricerca dell’UE, riceverà 80 milioni di euro in più, mentre al programma Erasmus+ ne saranno conferiti altri 20.

Nel corso della sessione plenaria è stato, infine, approvato uno stanziamento di fondi provenienti dal Fondo europeo di solidarietà nei confronti di Italia (272,2 milioni di euro), Romania (8,2) e Austria (8,1) per contribuire alla ricostruzione nelle regioni colpite da condizioni atmosferiche estreme nel 2018.

Per approfondire: il comunicato del Parlamento europeo

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