«Prendiamo in parola il presidente pakistano» hanno dichiarato i responsabili della Commissione europea per le Relazioni esterne dopo l’intervento di Pervez Musharraf presso il Parlamento europeo, il quale ha cercato di tranquillizzare l’UE sul livello democratico del Pakistan.
Incontrando i vertici delle istituzioni europee, i membri della commissione Affari esteri dell’Europarlamento e della delegazione per le relazioni con il Sud Asia, il presidente pakistano ha infatti garantito che le elezioni presidenziali, previste per il 18 febbraio, saranno «libere, eque, trasparenti e pacifiche», respingendo quelle che ha definito «insinuazioni» e «cattive interpretazioni» sulla mancanza di volontà pakistana nella lotta al terrorismo, soprattutto nel rapporto con i taliban, e nel garantire la sicurezza della sua avversaria politica Benazir Bhutto, uccisa il 27 dicembre scorso.
«Non siamo una Repubblica delle banane» dove si fa «ricorso all’assassinio per eliminare gli oppositori» ha detto Misharraf, rispondendo alle domande degli eurodeputati sull’imposizione dello stato di emergenza, sull’arresto di magistrati e avvocati e sulla sicurezza delle armi nucleari, aggiungendo di essere «lo stesso del 1999» quando prese il potere nel Paese. «Cosa fate quando il giudice supremo è politicizzato, inetto, corrotto e nepotista?» ha chiesto il presidente pakistano per giustificare l’estromissione del giudice della Corte suprema che, ha spiegato, ha portato a una situazione «straordinaria» alla quale era «necessario rispondere con una misura altrettanto straordinaria» e cioè l’imposizione dello stato di emergenza.
Il presidente Musharraf ha poi rassicurato i deputati europei sulla sicurezza dell’arsenale nucleare pakistano: «Sono sicuro che non cadrà nelle mani sbagliate», ha detto il presidente che ha poi cercato di dare garanzie ai responsabili della NATO sulla stabilità del Pakistan sia interna sia in ambito regionale. «Siamo impegnati per la democrazia quanto lo siete voi» ha voluto precisare Musharraf parlando al Parlamento europeo, sollecitando l’UE a sostenere il Pakistan nella sua lotta al terrorismo anche perchà©, ha sottolineato, questo avrà un effetto diretto sulle strade d’Europa.