Nuove misure per salvaguardare l’aria che respiriamo

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Molti Stati membri dell’UE non si sono ancora conformati alle norme UE sulla qualità dell’aria e, in generale, gli orientamenti sull’inquinamento atmosferico dell’Organizzazione mondiale della sanità delle Nazioni Unite non vengono osservati. La cattiva qualità dell’aria, oltre ad essere la principale causa ambientale di decessi prematuri nell’UE, ha un impatto anche sulla qualità della vita.

La Commissione, per contrastare il problema, ha proposto nuove misure per ridurre l’inquinamento atmosferico, adottate il 18 dicembre. Il nuovo pacchetto di politiche in materia di aria pulita aggiorna la legislazione esistente, riducendo le emissioni nocive provenienti dall’industria, dal traffico, dagli impianti energetici e dall’agricoltura, con l’intento di limitarne l’impatto sulla salute umana e sull’ambiente.

L’inquinamento atmosferico provoca danni in modo particolare ai gruppi più vulnerabili come bambini e persone anziane; danni economici, danni agli ecosistemi. I costi diretti per la società derivanti dall’inquinamento atmosferico comprendono i danni alle colture e agli edifici (ammontano a circa 23 miliardi di euro all’anno), oltre ai costi per il sistema sanitario: si calcola che i benefici per la salute derivanti dall’attuazione del pacchetto “aria pulita” siano pari a circa 40 miliardi di euro all’anno, cioè oltre dodici volte i costi per la riduzione dell’inquinamento, stimati attorno ai 3,5 miliardi di euro all’anno nel 2030.

Il pacchetto adottato comprende diversi elementi, tra cui:

  •  un nuovo programma aria pulita per l’Europa, con misure intese a garantire il conseguimento a breve termine degli obiettivi esistenti e il raggiungimento di nuovi per migliorare la qualità dell’aria entro il 2030, in particolare nelle aree urbane;
  • la revisione della direttiva sui limiti nazionali di emissione che comprende limiti nazionali più rigorosi;
  • una proposta per una nuova direttiva intesa a ridurre l’inquinamento da impianti di combustione di medie dimensioni, (impianti che forniscono energia a edifici appartenenti a uno stesso isolato o a edifici di grandi dimensioni, nonché piccoli impianti industriali.

I vantaggi per la salute, da soli, consentirebbero alla società di risparmiare dai 40 ai 140 miliardi di euro in esternalità e si otterrebbero benefici diretti nell’ordine di circa 3 miliardi di euro grazie all’incremento di produttività della manodopera, minori costi sanitari, aumento delle rese agricole e minori danni agli edifici. La proposta contribuirà anche a creare l’equivalente di circa 100.000 ulteriori posti di lavoro, perché grazie al minor numero di giorni lavorativi persi si registrerà un incremento in termini di produttività e competitività; si stima che la proposta avrà un impatto netto positivo sulla crescita economica.

La proposta si basa sulle conclusioni derivanti da una revisione approfondita della politica esistente dell’UE in materia di qualità dell’aria (avviata nel 2011) e fa seguito ad ampie consultazioni che hanno riscontrato un sostegno diffuso a favore di un’azione europea in questo settore.

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