Nell’UE si ricicla il 35% dei rifiuti urbani

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La relazione dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) sulla gestione dei rifiuti solidi urbani nei 27 Stati Membri dell’UE  evidenzia un notevole miglioramento: in Europa, nel 2010, è stato riciclato il 35% di rifiuti urbani (era del 23% del 2001). Oltre i Paesi membri vengono presi in esame la Croazia, l’Islanda, la Norvegia, la Svizzera e la Turchia.

Cinque paesi hanno già raggiunto l’obiettivo europeo di riciclo del 50% di rifiuti domestici e simili entro il 2020: l’Austria che ricicla il 63% dei rifiuti, la Germania (62%), il Belgio (58%), i Paesi Bassi (51%) e la Svizzera (51%).

Tuttavia il report mette in evidenza le difficoltà che molti Paesi avranno a soddisfare l’obiettivo europeo: questo il caso, ad esempio, di Bulgaria e Romania che riciclano ad oggi piccole percentuali di rifiuti urbani e che, per conseguire l’obiettivo entro il 2020, dovranno aumentare il riciclo di oltre 4 punti percentuali l’anno nel corso di questo decennio.

L’AEA ha allegato al report principale le relazioni dettagliate sulla situazione dei singoli Paesi. L’Italia è sulla traiettoria giusta per arrivare all’obiettivo europeo di riciclo dei rifiuti urbani del 50% per il 2020. Vengono però evidenziate le ”enormi” differenze fra una regione e l’altra: nel 2010 il tasso di riciclo complessivo andava dal 9% della Sicilia al 59% del Veneto, il riciclo dei materiali dal 6% della Sicilia al 37% del Trentino Alto Adige e il riciclo dell’organico dall’1% della Basilicata al 26% del Veneto con un notevole miglioramento della Campania che ha registrato fra il 2008 e il 2010 il salto maggiore nel tasso di riciclo (+14%), seguita da Marche (+13%) e Sardegna (+13%).

Priorità della legislazione dell’UE sui rifiuti è innanzitutto prevenirne la formazione. Anche rispetto a questo obiettivo si rileva un risultato positivo: i rifiuti urbani prodotti da ciascun cittadino dell’UE sono calati del 3,6% tra il 2001 e il 2010. La relazione dell’AEA riporta grandi differenze tra i diversi Paesi membri: i rifiuti urbani prodotti in media dagli slovacchi sono cresciuti del 39% tra il 2001 e il 2010, mentre per contro, molti paesi hanno ridotto la quantità di rifiuti prodotti e tra questi c’è la Bulgaria (-18%), l’Estonia (-17%), la Slovenia (-12%) e il Regno Unito (-12%). Norvegia, Irlanda e Polonia sono invece i Paesi che hanno ridotto più di tutti gli altri la percentuale di rifiuti urbani destinati alla discarica tra il 2001 e il 2010.
Nel report si evidenzia che i Paesi che hanno fatto registrare una diminuzione dei rifiuti conferiti in discarica hanno solitamente applicato una serie di politiche nazionali e regionali atte ad agevolarne il riciclo.

La relazione supporta le iniziative della Commissione Europea a sostegno dei Paesi Membri per migliorare le prestazioni nella gestione dei rifiuti.

Anche Eurostat ha pubblicato il 4 marzo 2013 alcuni dati del 2011 relativi alla gestione dei rifiuti urbani che offrono ulteriori possibilità di valutazione.

 

Clicca qui per consultare la relazione dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) sulla gestione dei rifiuti solidi urbani

Clicca qui per consultare i dati Eurostat relativi alla gestione dei rifiuti urbani

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