Migrazione e mobilità per lo sviluppo economico e sociale

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La migrazione e la mobilità possano contribuire a uno sviluppo economico e sociale inclusivo: questo il pensiero della Commissione Europea che illustra le modalità per rafforzare la cooperazione mondiale in questo settore.

Il documento pubblicato dalla Commissione relativo alla massimizzazione dell’incidenza della migrazione sullo sviluppo, pubblicato nei giorni scorsi, servirà da base per una posizione comune dell’UE e dei suoi Stati membri in sede di dialogo ad alto livello su migrazione internazionale e sviluppo organizzato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per il 3 e 4 ottobre 2013. Sarà questo l’incontro che offrirà ai responsabili a livello decisionale e agli operatori del settore un’opportunità unica per riflettere sul modo in cui lavorare in direzione di un programma mondiale per una governance della migrazione efficace, inclusiva e basata sui diritti, e per individuare misure dirette a promuovere il ruolo dei migranti quali agenti di innovazione e sviluppo.

Andris Piebalgs, Commissario per lo Sviluppo, ha sottolineato che “la migrazione va considerata come il motore di uno sviluppo economico, sociale e ambientale inclusivo, e in quanto tale va inclusa tra le priorità del programma di sviluppo post 2015”.

Al fine di favorire la migrazione e la mobilità quali motori di sviluppo dei paesi di origine e di destinazione a reddito basso e medio, la Commissione invita tutti i soggetti interessati a cogliere le opportunità e far fronte alle sfide connesse alla migrazione internazionale, in particolare:

  1. garantire che le strategie di sviluppo riconoscano che la migrazione e la mobilità sono fattori di sviluppo;
  2. rispettare la dignità dei migranti e difenderne i diritti fondamentali e umani, a prescindere dallo status giuridico dei migranti;
  3. prestare maggiore attenzione all’interconnessione tra cambiamenti climatici, degrado ambientale e migrazione;
  4. riconoscere le sfide che l’aumento dell’urbanizzazione e della migrazione pone alle città e alle regioni urbane;
  5. rafforzare la governance della migrazione attraverso la cooperazione bilaterale e regionale, anche coinvolgendo la società civile;
  6. favorire la mobilità dei lavoratori a livello internazionale e regionale.

Clicca qui per consultare il documento completo relativo alla massimizzazione dell’incidenza della migrazione sullo sviluppo

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