Maggior flessibilità   per i Fondi strutturali

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Affinchà© «ogni euro dei Fondi strutturali sia speso in modo efficace», in risposta alla crisi economico-finanziaria in corso, la Commissione europea ha deciso che gli Stati membri possono fare un uso più flessibile dei Fondi anche per quanto concerne il periodo di ammissibilità  .
L’obiettivo, secondo quanto spiegato dalla commissaria europea per la Politica regionale Danuta Hà ¼bner, è di consentire agli Stati membri di ottimizzare gli investimenti nell’UE «in quanto eccellente rimedio anticrisi».
La proroga del periodo di ammissibilità   riguarda i quattro Fondi strutturali in vigore nel periodo 2000-2006: Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Fondo sociale europeo (FSE), Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEAOG) e Strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP). La flessibilità   concessa permetterà   agli Stati membri e alle regioni di realizzare e portare a termine un maggior numero di progetti in loco.
La Commissione ha poi deciso di consentire agli Stati membri e alle regioni una maggior flessibilità   nell’assegnazione di finanziamenti per varie priorità  : il margine di flessibilità   del 2% per trasferire finanziamenti da un cosiddetto «asse prioritario» (settore strategico di spesa di ogni programma operativo della politica di coesione) all’altro è stato ampliato al 10%, cosa che nelle intenzioni della Commissione dovrebbe permettere agli Stati membri di destinare i finanziamenti restanti a progetti di maggior impatto.
Per l’esercizio finanziario 2000-2006 sono stati assegnati agli Stati membri finanziamenti per 257 miliardi di euro, di cui 225 miliardi sono stati finora versati (87,5%): gli Stati membri potranno ora effettuare fino al 30 giugno 2009 i pagamenti relativi a questo periodo.

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