Al fine di accrescere la partecipazione dei cittadini al processo decisionale dell’UE, la Commissione europea ha presentato una comunicazione in cui propone una serie di azioni per promuovere il dibattito, a livello nazionale ed europeo, sul futuro dell’UE.
Tra il 2008 e il 2009 saranno finanziati vari progetti di consultazione dei cittadini gestiti da organizzazioni della società civile, oltre a proseguire le iniziative di maggior successo intraprese nell’ambito del Piano D a partire dal 2005. Saranno inoltre promosse azioni a livello nazionale, per consentire ai cittadini di discutere anche con i responsabili politici locali, alcune reti on line di dibattito e varie iniziative che si svolgeranno in spazi pubblici allestiti nelle capitali degli Stati membri dell’UE.
Debate Europe, questo il titolo della comunicazione, è parte di un’iniziativa avviata col Piano D nel 2005 volta ad allargare il dialogo tra istituzioni europee e cittadini in vista delle elezioni europee del giugno 2009.
«Le politiche dell’Unione devono essere pienamente radicate nei partiti politici, nelle prassi democratiche nazionali e nel dialogo politico quotidiano. Esse devono essere discusse e dibattute in municipio, nelle assemblee regionali, nei Parlamenti nazionali, nelle trasmissioni televisive e su Internet» ha dichiarato Margot Wallstrà ¶m, vicepresidente della Commissione europea responsabile per le Relazioni istituzionali e la Comunicazione.