Completare il mercato unico, vigilare sui mercati finanziari, incentivare la formazione continua, favorire le Piccole e medie imprese (PMI), trovare soluzioni comuni sulla flessicurezza: sono queste alcune delle priorità individuate dal Parlamento europeo per il 2009.
Adottando una risoluzione sulla strategia politica della Commissione europea per l’anno 2009, l’Europarlamento chiede anche lo sviluppo di politiche comuni in materia energetica, di immigrazione e di lotta al terrorismo nonchà© una politica di comunicazione efficace in vista delle elezioni europee del 2009. Secondo il Parlamento europeo è necessaria «una vigorosa attuazione della Strategia di Lisbona», ponendo l’accento sull’interdipendenza del progresso economico, sociale e ambientale ai fini della creazione di un’economia sostenibile dinamica e innovativa.
Appoggiando l’obiettivo della riduzione del 25% degli oneri amministrativi entro il 2012, l’Europarlamento esorta a conseguire risultati tangibili poichà© la ritiene una priorità fondamentale, in particolare per le PMI il cui sostegno deve essere attuato con una legge europea, un quadro finanziario e atti legislativi opportuni.
Per la stabilità dei mercati finanziari e la sicurezza dei consumatori, il Parlamento ritiene necessario che l’UE metta a punto misure di vigilanza, al fine di accrescere la trasparenza degli investitori, istituire migliori norme di valutazione, migliorare la vigilanza prudenziale nonchà© il ruolo delle agenzie di rating e migliorare la concorrenza in taluni settori dei servizi finanziari «per offrire vantaggi concreti ai consumatori».
In merito al completamento del mercato interno, i deputati europei chiedono il riesame delle otto direttive settoriali che ne stabiliscono i principi, incoraggiando la Commissione a garantire l’attuazione della normativa sulla sicurezza dei prodotti per i consumatori e sottolineando la necessità di normative nel settore del marchio «CE” e dei marchi di sicurezza.
L’Europarlamento incoraggia poi la Commissione a sviluppare soluzioni comuni in materia di flessicurezza, mentre si rammarica della scarsa priorità data dalla Commissione alla cultura e ai temi educativi nella sua strategia politica annuale, ritenendo che vada prestata una particolare attenzione alla formazione continua sviluppando la mobilità degli studenti, le competenze linguistiche e la formazione degli adulti.
Nel ritenere poi che la politica di coesione debba rimanere una politica comunitaria, il Parlamento rileva che in futuro dovranno essere garantite le necessarie risorse finanziarie per affrontare le nuove sfide previste che hanno un importante impatto territoriale. Riguardo alla Politica agricola comunitaria (PAC), l’Europarlamento accoglie con favore le future proposte volte a ridurre la burocrazia e auspica che esse si applicheranno anche agli agricoltori, in particolare per quanto riguarda la condizionalità . Si compiace inoltre dell’intenzione della Commissione di promuovere una produzione agricola di qualità .