L’Europa investe sulla città di Napoli

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Un pacchetto d’investimenti da 868 milioni di euro per migliorare i trasporti, le infrastrutture idriche e il patrimonio culturale della città di Napoli. Lo ha adottato recentemente la Commissione europea, nel quadro della politica di coesione e al fine di concludere i lavori avviati nel periodo di bilancio tra il 2007 e il 2013. Si tratta di cinque diversi progetti, da realizzare tra il 2020 e il 2022 nel quadro di un vasto piano di sviluppo sia urbano che extraurbano. Gli interventi sono volti al miglioramento degli impianti di trattamento delle acque reflue esistenti (investimento più consistente con 134 milioni di euro) nell’area metropolitana e in comuni limitrofi, della rete fognaria (con 53 milioni di euro) in sette città della provincia di Caserta, del porto (con 111 milioni), del centro storico patrimonio dell’Unesco (72 milioni di euro) e per acquistare nuovi veicoli per la linea 1 della metropolitana (67 milioni di euro).

Si tratta di un pacchetto di investimenti, parte dei fondi strutturali e d’investimento europei, di cui l’Italia è fra i principali Paesi beneficiari in Europa, con uno stanziamento di 44,7 miliardi di Euro, al quale vengono ad aggiungersi i fondi del piano Junker per l’Europa, il cosiddetto piano Junker, con oltre 50 miliardi di investimenti aggiuntivi già mobilitati. Relativamente al quadro della politica di coesione, e malgrado la globale riduzione dei fondi rispetto al periodo precedente,  la Commissione propone, per il prossimo settennato, di aumentare di 8,5 miliardi di Euro la dotazione finanziaria per l’Italia, per un totale di 43,5 miliardi di Euro a prezzi correnti.

Per approfondire: il comunicato della Commissione

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