Legge europea per la libertà dei media: la Commissione propone norme per proteggere il pluralismo e l’indipendenza dei media nell’UE

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Venerdì 16 settembre la Commissione europea ha adottato una proposta di legge per la libertà dei media: una nuova serie di norme per proteggere il pluralismo e l’indipendenza dei media nell’UE. 

I media indipendenti svolgono una funzione fondamentale all’interno dello spazio europeo e sono un pilastro sicuro e fondamentale per la democrazia, oltre a rappresentare una parte significativa e dinamica della nostra economia. A livello mondiale l’Unione europea è e rimane un baluardo della libertà e dell’indipendenza dei media, nonostante l’emergere negli ultimi anni di tendenze sempre più preoccupanti in tutta l’UE.

Lo scopo di questa legge allora farà sì che i media pubblici e privati potranno operare più facilmente a livello transfrontaliero nel mercato interno dell’UE, senza pressioni indebite e nel contesto della trasformazione digitale dello spazio mediatico. Ecco i punti previsti di maggiore importanza:

tutela dell’indipendenza editoriale, con il regolamento che imporrà agli Stati membri di rispettare l’effettiva libertà editoriale dei fornitori di servizi di media e di migliorare la protezione delle fonti giornalistiche; no all’uso di software spia, con l’adozione di solide garanzie contro l’uso di strumenti digitali e informatici per lo spionaggio ai danni dei media, dei giornalisti e delle loro famiglie; indipendenza dei media del servizio pubblico tramite nomine trasparenti, aperte e non discriminatorie di direttori e consigli di amministrazione e con la garanzia che saranno fornite una pluralità di informazioni e opinioni in modo imparziale; test del pluralismo dei media volto a valutare l’impatto delle concentrazioni del mercato dei media sul pluralismo dei media e sull’indipendenza editoriale; trasparenza delle pubblicità statali con l’inserimento di nuovi requisiti per la distribuzione della pubblicità statale ai media affinché la distribuzione sia trasparente e non discriminatoria; protezione dei contenuti mediatici online con garanzie contro la rimozione ingiustificata di contenuti mediatici prodotti secondo gli standard professionali; nuovo diritto dell’utente di personalizzazione dell’offerta mediatica tramite l’introduzione del diritto di personalizzare l’offerta mediatica su dispositivi e interfacce, consentendo agli utenti di modificare le impostazioni predefinite in modo che queste riflettano le loro preferenze.

Spetterà ora al Parlamento europeo e agli Stati membri discutere la proposta di regolamento della Commissione secondo la procedura legislativa ordinaria.

Per approfondire: il comunicato della Commissione Europea

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