Negli ultimi vent’anni sono circa 100mila i giovani fra i 17 e i 30 anni che hanno partecipato al Servizio di Volontariato Europeo (SVE), ma, nonostante questi numeri, molti passi in avanti devono ancora essere fatti. Proprio nell’intento di andare a rimuovere gli ostacoli che impediscono una maggiore diffusione del progetto, il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione il 27 ottobre, al fine appunto di rendere più snelli ed efficienti la cornice giuridica ed il piano dei finanziamenti.
I deputati hanno proposto alla Commissione di incoraggiare la partecipazione al volontariato a persone di qualunque età, anche provenienti da Paesi terzi, garantite da uno statuto europeo del volontariato, in grado di formare un vero e proprio “corpo di solidarietà” continentale. A tal proposito è stato richiesto a Juncker di rivedere il sistema di comunicazione relativo alle opportunità offerte dallo SVE e di sviluppare sul tema una politica più coordinata a livello degli Stati membri, specie in materia di finanziamenti.