La società civile sotto attacco: perché l’UE deve agire ora

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Il 27 febbraio 2025, il CESE ha tenuto un dibattito su UE e società civile: rafforzare la democrazia e la partecipazione, che ha offerto alle Organizzazioni della Società Civile (OSC) ed al Parlamento europeo l’opportunità di discutere e valutare il ruolo delle OSC in questo settore.

Le OSC forniscono spesso servizi in sostituzione di quelli governativi carenti, ciò le espone ad attacchi perché possono rivelarsi politicamente scomode per i governi.

Difendendo il valore e il ruolo delle OSC e delle ONG, Carlotta Besozzi, Direttrice di Civil Society Europe, ha spiegato che con il loro pluralismo e la struttura democratica forniscono un contributo fondamentale alla responsabilizzazione delle istituzioni dell’UE e dei governi nazionali essendo di fatto uno “scudo democratico” da preservare e sostenere.

Una serie di soluzioni possibili per rafforzare il ruolo delle OSC potrebbero essere:

  • Ruolo delle OSC maggiormente riconosciuto;
  • Rafforzamento delle Iniziative dei Cittadini Europei (ECI) e che queste vengano considerate dalla Commissione europea e dagli Stati membri;
  • Dare alle OSC un ruolo più importante nei paesi candidati
  • Consolidare i programmi di finanziamento nel prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP).

Michał Wawrykiewicz, eurodeputato del Partito Popolare Europeo (PPE), ha affermato che sia l’esistenza che il finanziamento delle OSC e delle ONG sono cruciali per le nostre democrazie e per una visione condivisa dell’Europa, soprattutto se saranno attori impegnati nella protezione dei diritti umani.

Il presidente del CESE Oliver Röpke ha fatto sue le posizioni dei rappresentanti delle OSC e ha sottolineato che il CESE “sosterrà il ruolo cruciale della società civile nell’elaborazione delle politiche e nella governance democratica”.

Per approfondire: La società civile sotto attacco

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