Il 17 febbraio prossimo il primo ministro kosovaro, Hashim Thaci, dichiarerà unilateralmente l’indipendenza del Kosovo: è quanto dichiarato dal ministro serbo Slobodan Samardzic che definisce «illegale» tale atto e avverte l’UE.
Il ministro serbo per gli affari kosovari ha infatti reso noto di aver avuto «informazioni sempre più attendibili» secondo cui l’attuale provincia serba amministrata dall’ONU prenderà l’ampiamente annunciata iniziativa alla fine della prossima settimana, aggiungendo: «L’UE non puಠaspettarsi che anche la Serbia firmi l’indipendenza del Kosovo».
Incontrando a Belgrado l’inviato dell’UE, Stephan Lehne, il ministro Samardzic ha ribadito la contrarietà del premier Vojislav Kostunica e del governo serbo alla firma dell’accordo politico offerto alla Serbia dall’UE, questione che ha creato contrasti interni col presidente Boris Tadic. «L’UE sta cercando di far sottoscrivere alla Serbia un qualsiasi accordo prima del 17, perchà© in questo modo la firma della Serbia sarebbe interpretata come un’accettazione dell’indipendenza del Kosovo» ha dichiarato Samardzic, sottolineando che il governo di Belgrado «non accetterà mai», neppure indirettamente, «lo scippo del 15% del territorio serbo, la creazione di uno finto Stato e la violazione della Carta dell’ONU e della risoluzione 1244».
Sale dunque la tensione del governo della Serbia con la comunità internazionale e con l’UE in particolare, mentre provocatoriamente il premier separatista kosovaro Thaci dichiara che la dichiarazione d’indipendenza avrà il riconoscimento diplomatico sicuro «di 100 Stati».
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