La Russia smentisce l’accordo con l’UE

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Mentre il rappresentante per la politica estera dell’UE, Javier Solana, illustrava alla commissione Esteri del Parlamento europeo i «buoni progressi» ottenuti dall’UE con la Russia, il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, parlava di «accordo senza significato».
Secondo Lavrov, infatti, l’accordo siglato a Tbilisi l’8 settembre tra il presidente di turno dell’UE, Nicolas Sarkozy, il presidente della Commissione europea, Josà© Manuel Barroso, e il presidente russo, Dmitri Medvedev, «non ha alcun significato» e inoltre «è una menzogna» affermare che gli osservatori dell’UE saranno dispiegati in Ossezia del Sud e Abkhazia.
Come se non bastasse, le autorità   di Mosca hanno smentito anche l’annuncio dato da quelle georgiane dell’iniziato ritiro delle truppe russe dalla Georgia e annunciato che intendono mantenere loro contingenti nelle province separatiste dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia per un totale di circa 8000 uomini.
Il ministro degli Esteri russo ha poi aggiunto che USA e NATO, annunciando l’intenzione di ripristinare le capacità   militari della Georgia, «non hanno imparato la lezione» della crisi del Caucaso e non hanno capito nulla della recente aggressione contro l’Ossezia del Sud. Le autorità   di Mosca ritengono che «impedire la militarizzazione della Georgia sarà   uno dei temi centrali» delle prossime discussioni internazionali, minacciando addirittura di puntare missili contro obiettivi strategici USA nell’Europa centrale, compresi i siti per lo «scudo spaziale» in Polonia e Repubblica Ceca.

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