La Lituania è il 19° membro dell’Eurozona

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Il 1° gennaio 2015, quindici anni dopo l’introduzione dell’euro, la Lituania ha adottato operativamente la moneta unica dell’Unione Europea, portando il numero dei membri dell’Eurozona a 19 e completando l’adesione delle ex Repubbliche baltiche alla politica monetaria UE dopo l’Estonia nel 2011 e la Lettonia nel 2014.

Nel Rapporto sulla convergenza 2014 la Commissione europea aveva valutato la Lituania rispondente ai criteri di ammissione al sistema monetario, e nel luglio dello scorso anno i ministri delle Finanze dell’UE hanno formalmente aperto all’adozione dell’euro nel Paese, dove è stato attivato il “Piano di conversione”, che prevedeva la programmazione della fornitura di scorte di contanti in euro alle banche commerciali e ai commercianti, delle regole per i cittadini sugli scambi di contanti prima e dopo il 1° gennaio e della strategia per adattare i prodotti bancari alla nuova moneta. Appoggiate dalla Commissione europea e dalla Banca centrale europea, le autorità lituane hanno inoltre iniziato una campagna di comunicazione per preparare la popolazione alla conversione.

Dall’agosto 2014 al 30 giugno 2015 è prevista l’indicazione dei prezzi nelle due valute, il cui tasso ufficiale di cambio è stato fissato a 3,45280 litas per 1 euro; il 1° gennaio è iniziato, inoltre, il periodo di doppia circolazione di due settimane, durante il quale i cittadini potranno pagare in litas e ricevere il resto in euro; la Banca nazionale lituana, affiancata anche da banche commerciali e dal servizio postale, provvederà a cambiare gratuitamente i contanti.

Per affrontare le preoccupazioni dei cittadini riguardo gli aumenti dei prezzi e le pratiche abusive, è stato predisposto un “Memorandum sulle buone pratiche commerciali durante l’adozione dell’euro” indirizzata alle imprese (p. es. commercianti, istituzioni finanziarie, negozi online), invitate a firmare il documento per mostrare il loro impegno a non a non approfittare dell’adozione della moneta unica come pretesto per alzare i prezzi di beni e servizi, ma ad applicare il tasso ufficiale di cambio e le regole sulla doppia indicazione dei prezzi. L’Autorità statale per la protezione dei diritti dei consumatori vigilerà sull’applicazione del Memorandum e potrà imporre multe e stilare “liste nere” di imprese inadempienti.

«È un momento simbolico non solo per la Lituania, ma per la stessa area dell’euro, che rimane stabile, attraente e aperta a nuovi membri» ha dichiarato Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per Euro e Dialogo sociale.

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