La Francia propone il rilancio dell’Unione per il Mediterraneo

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Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha annunciato la prossima presentazione di alcune proposte agli altri partner mediterranei, affermando che «lo stallo del processo di pace non deve impedire all’Unione per il Mediterraneo (UPM) di essere il motore di un processo di rinascita della sponda sud».
Riferendosi alla primavera araba Sarkozy ha messo in evidenza che la sfida posta dai processi in corso richiede di dimostrare la non inconciliabilità   tra l’Islam e i valori democratici in una zona del mondo in cui «la religione è elemento centrale».
«Radicare la democrazia in quei territori – ha detto ancora Sarkozy – significa permettere lo svolgimento di libere elezioni ma anche accettare le regole dell’alternanza politica».
Particolare importanza è stata attribuita dal presidente francese al ruolo delle giovani generazioni nella primavera araba i cui eventi sono stati spesso paragonati alla caduta del Muro di Berlino e al successivo crollo dei regimi comunisti. «Ciಠè vero – sostiene Sarkozy – se si guarda all’importanza storica degli eventi» che perಠpresentano rispetto ai fatti del biennio 1989-1991 «tre grandi differenze che rendono la situazione successiva molto più complessa».
Vi è in primo luogo la questione demografica e sociale (un terzo della popolazione è composta da giovani in una situazione pesantemente segnata dalla mancanza di sbocchi occupazionali); vi è poi il fatto che questi processi di profondo mutamento politico avvengono nell’epoca in cui sono «finite le ideologie» e vi è infine il fatto che questi Paesi non hanno davanti una prospettiva di medio-lungo periodo, mentre i Paesi dell’Europa centro-orientale «avevano di fronte la prospettiva dell’integrazione europea».
Tutto questo è «indice dell’importanza dei partenariati che andranno sviluppati nel rispetto dell’indipendenza e della sovranità   di questi Stati»; per questo, secondo Sarkozy, bisogna andare oltre gli impegni assunti dal G8 di Deauville del maggio 2011 (40 miliardi di dollari a Egitto e Tunisia, prossimo coinvolgimento di Marocco, Giordania e Libia nel processo avviato e apertura di una sede operativa della Banca Europea per lo Sviluppo e la Ricostruzione EBRD) puntando sull’Unione per il Mediterraneo che «puಠrispondere alle aspettative dei popoli».

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