«La Francia non costituisce un caso isolato e il rimpatrio forzato dei rom, cittadini dell’Unione Europea, è ormai un dato di fatto in numerosi Paesi europei» ha dichiarato il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg.
«L’Italia, per esempio, ha arrestato ed espulso un numero notevole di rom romeni in questi ultimi anni. Di recente, dei rom sono stati espulsi verso i loro Paesi d’origine anche dalla Danimarca e dalla Svezia» ha osservato Hammarberg, secondo il quale «cacciare delle famiglie rom da un Paese europeo all’altro non risolve nulla». Si dovrebbe invece riconoscere che esistono delle ragioni per cui molti membri della minoranza rom cercano un futuro e una vita migliore all’estero e che sono questi i problemi concreti da affrontare: «La maggior parte dei rom d’Europa vivono nella più sordida miseria e sono svantaggiati in materia di occupazione, alloggio e accesso alle cure mediche. In certi Paesi i bambini rom, considerati come alunni con difficoltà di apprendimento, sono sistematicamente assegnati a classi speciali o differenziali. Molti subiscono soprusi a scuola e il loro tasso di abbandono scolastico è elevato. In Europa, decine di migliaia di rom sono apolidi, il che aggrava ancora le loro difficoltà di accesso ai servizi sociali».
Inoltre, sono stati segnalati episodi di linciaggio di membri della comunità rom, per esempio nella Repubblica Ceca e in Ungheria, mentre le autorità canadesi hanno accordato asilo a rifugiati rom originari di tali Paesi, «il che dovrebbe farci riflettere» ha commentato Hammarberg.
Secondo il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, si deve porre fine alla stigmatizzazione e condurre invece azioni destinate a combattere la discriminazione nei confronti dei rom, in primo luogo nei loro Paesi di origine: «Servono provvedimenti energici per riparare le ingiustizie che fanno dei rom dei cittadini di seconda classe. Come primo passo, dovremmo cominciare a offrire ai loro bambini l’opportunità di istruirsi e agli adulti una possibilità di trovare lavoro».