Secondo la Relazione pubblicata dalla Commissione Europea l’economia digitale offre «un ampio potenziale per generare forti entrate in tutti i settori». I dati sull’utilizzo di internet dicono che se nel 2004 la rete era usata regolarmente da un cittadino europeo su tre, oggi ciಠavviene per il 56% della popolazione.
Oggi più della metà delle famiglie e oltre l’80% delle aziende ha una connessione a banda larga; la nuova generazione dei cittadini europei, che il commissario per la Società dell’Informazione e dei media ha definito «figli dell’era digitale» padroneggia il web ed è pronta ad applicarne le innovazioni rappresentando in questo modo un forte potenziale di crescita per l’Europa.
L’uso di internet esploderà con l’ingresso nella vita professionale dei «figli dell’era digitale» che influenzeranno e domineranno il mercato. Questa evoluzione porrà a tutti gli attori nuove sfide: per gli operatori economici si tratterà di offrire servizi innovativi e attraenti; per il legislatore si tratterà di garantire accessibilità dei contenuti on line e al tempo setsso di tutelarne i creatori e a livello politico bisognerà fare di più per competere a livello mondiale potenziando, ad esempio il commercio on line e, soprattutto, investendo in ricerca e sviluppo per le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC).
Per promuovere questi processi di sviluppo delle TIC la Commissione Europea ha aperto una Consultazione pubblica a cui si potrà rispondere fino al 9 ottobre 2009 e che rappresenta un primo passo per la costruzione della nuova strategia europea delle TIC che la Commisione vuole presentare nel 2010 nell’ambito della fase successiva dell’Agenda di Lisbona.