Nel rapporto dell’8 novembre, la Commissione europea non ha proposto la sospensione dei negoziati con la Turchia, riconoscendo che il Paese ha proseguito lungo la strada delle riforme politiche, ma ha al tempo stesso evidenziato come il ritmo di attuazione sia rallentato, in particolare per quanto riguarda la libertà di espressione e la tutela delle minoranze.
A preoccupare l’esecutivo europeo è soprattutto la questione cipriota, con la mancata apertura dei porti turchi alle navi provenienti dall’isola: nel rapporto si segnala che ”nessun progresso è stato compiuto nella normalizzazione delle relazioni bilaterali con la Repubblica di Cipro”.
La Commissione formulerà inoltre opportune raccomandazioni prima del Consiglio europeo di dicembre, qualora la Turchia non abbia adempiuto l’obbligo di applicare integralmente il protocollo di Ankara.
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