Lo scorso 25 maggio la Commissione europea ha sborsato 14,137 miliardi di euro a 12 Stati membri nella settima rata del sostegno finanziario nell’ambito dello strumento SURE.
Questi sono i Paesi membri, tra cui sono stati suddivisi i 14,137 miliardi di euro:
- Belgio: 2 miliardi di €;
- Bulgaria: 511 milioni di €;
- Cipro: 124 milioni di €;
- Grecia: 2,54 miliardi di €;
- Spagna: 3,37 miliardi di €;
- Italia: 751 milioni di €;
- Lituania: 355 milioni di €;
- Lettonia: 113 milioni di €;
- Malta: 177 milioni di €;
- Polonia: 1,56 miliardi di €;
- Portogallo: 2,41 miliardi di €:
- Estonia: 230 milioni di €.
Questi prestiti SURE assisteranno gli Stati membri nell’affrontare aumenti improvvisi nella spesa pubblica, per preservare l’occupazione dopo la pandemia. Nello specifico, essi aiuteranno gli Stati membri a coprire i costi, direttamente connessi al finanziamento dei regimi nazionali di lavoro a orario ridotto e altre misure simili.
Con questo esborso, l’Unione Europea ha erogato quasi 90 miliardi in prestiti back-to-back. Complessivamente, i 19 Stati membri sono tenuti a ricevere un totale di 94,3 miliardi di €, in supporto finanziario, nell’ambito del programma SURE.
Le diverse tranches di finanziamenti, nell’ambito dello SURE, sono state erogate in seguito alla proposta della Commissione europea, avvenuta lo scorso 18 maggio 2021. I Paesi europei possono ancora presentare richieste per ricevere sostegno finanziario nell’ambito di SURE, che ha una potenza di fuoco complessiva fino a 100 miliardi di € ed è disponibile fino al 2022.
La presidente Ursula Von Der Leyen ha così commentato: “SURE è una storia europea di successo e ne hanno finora beneficiato fino a un totale di 30 milioni di lavoratori e di 2,5 milioni di imprese.”
Per ulteriori informazioni: il comunicato della Commissione