L’attuazione dei diritti fondamentali deve «essere un obiettivo di tutte le politiche europee» e le istituzioni dell’UE «dovrebbero promuoverli attivamente, tutelarli e tenerne pienamente conto in fase di elaborazione e adozione della legislazione», osserva una risoluzione adottata dal Parlamento europeo.
Esprimendo preoccupazione per il fatto che la cooperazione internazionale nella lotta contro il terrorismo «è spesso sfociata in un abbassamento del livello di protezione dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali», l’Europarlamento deplora che gli Stati membri «continuino a sottrarsi a un controllo comunitario delle proprie politiche e pratiche in materia di diritti dell’uomo e cerchino di limitare la protezione di tali diritti ad un quadro puramente interno». Per questo è richiesto al Consiglio di integrare nelle sue future Relazioni annuali sui diritti dell’uomo nel mondo un’analisi della situazione in ogni Stato membro, mentre le varie istituzioni e organizzazioni incaricate della protezione dei diritti fondamentali sono invitate a collaborare maggiormente, a livello europeo e internazionale.
Gli Stati membri sono chiamati a perseguire con determinazione qualsiasi incitazione all’odio «espressa in programmi mediatici razzisti e articoli che diffondano idee intolleranti, attraverso reati di odio nei confronti di rom, immigrati, stranieri, minoranze nazionali tradizionali e altre minoranze, nonchà© da gruppi musicali e in occasione di concerti neonazisti». I partiti e i movimenti politici che esercitano una forte influenza sui mass-media dovrebbero inoltre astenersi dalle incitazioni all’odio e dalla diffamazione nei confronti delle minoranze.
Due le forme di discriminazione che l’Europarlamento ritiene debbano essere contrastate urgentemente dato il livello raggiunto. Quelle ai danni della comunità rom, «storicamente emarginata», cui «è stato impedito di svilupparsi in determinati settori chiave, a causa di problemi di discriminazione, di stigmatizzazione e di esclusione che si sono sempre più intensificati»: serve dunque un approccio globale, che rifletta la dimensione europea della discriminazione verso i rom, una strategia-quadro dell’UE con una tabella di marcia per gli Stati membri, «che fissi gli obiettivi e le priorità e agevoli i processi di controllo e valutazione». Urge poi un atto legislativo per combattere l’omofobia, simile a quello sul razzismo, mentre affermazioni discriminatorie «di esponenti politici, sociali e religiosi estremisti» contro gli omosessuali vanno punite secondo l’Europarlamento perchà© «alimentano l’odio e la violenza». I deputati europei invitano poi gli Stati membri a dare asilo alle vittime di persecuzioni basate sull’orientamento sessuale, sostengono l’iniziativa francese per la depenalizzazione universale dell’omosessualità e chiedono di non discriminare le coppie omosessuali rispetto a quelle eterosessuali.