La zona dell’euro non si trova alle soglie di una recessione ma soffrirà solo di un rallentamento della crescita economica, mentre quello dell’inflazione resta «un problema serio» secondo i ministri europei dell’Economia e delle Finanze riuniti a Bruxelles per il Consiglio Ecofin.
L’inflazione, stimata in gennaio al 3,2%, è l’elemento dell’economia europea che più preoccupa l’Ecofin, anche se si considera quello attuale un rialzo temporaneo e ci si attende un calo nel corso dell’anno. Mentre perಠfinora i ministri europei aveva posto l’accento sull’assenza di effetti di «secondo round» (rincorse salariali), ora richiamano tutte le parti ad eventuali aumenti salariali strettamente in linea con gli incrementi di produttività . Il presidente di turno dell’Ecofin, il ministro sloveno Andrej Bajuk, ha dichiarato che il rallentamento della crescita europea sarà «minimo», cioè «molto vicino» al potenziale del 2% nell’eurozona e nell’UE.
L’Ecofin ha poi dato il via libera al programma di stabilità 2007-2011 dell’Italia, che fissa la strategia di finanza pubblica, raccomandando all’Italia di rafforzare la Finanziaria 2008 dato l’alto debito, di attuare pienamente la riforma delle pensioni e di assicurare il calo del debito a un ritmo sufficientemente rapido. L’Ecofin ha approvato anche i programmi di altri Paesi tra i quali Francia e Germania: l’accordo con la Francia è che la scadenza del 2010 è subordinata alla valutazione delle condizioni cicliche, cosa che potrà riguardare anche l’Italia.